Sisma, la ricognizione di CRI nelle Marche: a Muccia, Comunanza e Camerino per rafforzare resilienza e ricostruire
Analisi dei bisogni, incontri istituzionali e i primi progetti di ricostruzione che diventano sempre più concreti. Lunedì 9 gennaio la project manager di CRI per la ricostruzione del Centro Italia, Lisa Fantozzi, ha visitato alcune delle aree terremotate nelle Marche per una ricognizione e per stabilire e coordinare alcuni dei progetti di Croce Rossa per le popolazioni colpite dal sisma.Prima tappa Muccia (Mc): mille abitanti quasi spariti dal borgo che al 90% è inagibile. Il sindaco, insieme a Lisa Fantozzi, ai rappresentanti del Comune, Carabinieri e al Presidente CRI di Camerino Gianfranco Broglia, hanno potuto constatare crolli e inagibilità del paese in provincia di Macerata, entrando nella zona rossa. L’edificio più colpito è stato l’asilo comunale, quasi crollato del tutto, che ospitava circa 20 bambini della zona. Oggi alcuni di loro, circa una decina, hanno ricominciato ad andare a scuola grazie allo spostamento dell’asilo in una struttura di Croce Rossa, donata alla città di Muccia dopo il terremoto del 1997.
Nel pomeriggio a Comunanza, provincia di Ascoli Piceno, altri incontri istituzionali con le istituzioni. Per la costruzione di un progetto ambizioso che permetterà offrire servizi non solo ai cittadini ma che sarà certamente un modello per altri piccoli paesi e rafforzerà la rete di volontariato.
Nella due giorni della visita della project manager Fantozzi sono previste per il 10 gennaio altri incontri: da Camerino a Visso, passando per l’Umbria e il Lazio, altre due regioni molto colpite dallo sciame sismico iniziato ad agosto durante il terremoto di Amatrice e ancora in atto con piccole scosse che peggiorano quanto già fatto dai sisma del 26 e 30 ottobre 2016.