Sisma Emilia: Carpi (Mo), Quando formazione fa rima con solidarietà.

Dalla scuola alla pratica sul campo, l’esperienza di 30 studenti

Sono arrivati in 30, seguiti dai loro professori e dai loro manager, e subito si sono messi a disposizione con grande entusiasmo ed energia per dare il proprio aiuto alla popolazione colpita dal sisma.Grazie ad un accordo tra il Centro di Formazione Professionale “Nazareno” di Carpi, il Comitato Locale CRI della città e l’Unità cucina campale impiegata presso il campo Basilicata, ottenuto il previsto nulla osta del Centro Operativo Comunale, le ragazze e i ragazzi del primo anno delle classi “cucina” e “sala” hanno iniziato un percorso di affiancamento agli operatori della cucina campale che la CRI ha posizionato, fin dai primissimi giorni dell’emergenza, all’interno del campo allestito presso le piscine della città.Scopo di questa collaborazione è anche la conclusione del percorso formativo annuale.Un po’ spaesati all’inizio, anche per la particolarità di una cucina sicuramente diversa da quelle solitamente utilizzate nel loro percorso scolastico, gli studenti si sono districati tra pasta, purè, cotolette di pesce ed i molti altri piatti che quotidianamente la Croce Rossa Italiana grazie ad un team di cuochi ed operatori di grandissima esperienza e professionalità.Allo scoccare delle 12:30 poi, orario di apertura, si sono occupati in prima persona di servire lungo la linea self service il pranzo da loro stessi preparato.

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“Siamo molto felici di poter ospitare questi ragazzi – dichiara Rocco Cosentino, Emergency Manager a capo della struttura CRI – e ci fa immensamente piacere sapere che, al termine della giornata, tutti loro si sono dimostrati entusiasti ed impazienti di tornare nei prossimi giorni, senza contare i molti che, colpiti dalla struttura e dall’esperienza, ci hanno già chiesto come diventare Volontari della Croce Rossa Italiana”La presenza degli studenti nella cucina CRI è prevista fino alla fine del mese in modo da poter esaurire le ore di laboratorio previste dal proprio percorso formativo.Installata nei giorni immediatamente successivi alla scossa del 29 maggio, la struttura eroga al momento oltre 3000 pasti al giorno di cui una buona parte destinati, mediante vaschette in alluminio appositamente confezionate, a strutture alloggiative esterne al momento sprovviste di cucina.Particolare attenzione viene prestata nei confronti dei cosiddetti “pasti fragili” destinati a persone anziane, diabetiche, celiache e altro. 

  

          

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