Siria: i convogli umanitari non devono essere presi di mira

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@ Ibrahim Malla/IFRC – I volontari della SARC sono riusciti a evacuare coloro che necessitano di cure mediche dal campo di Yarmouk

Ginevra/Damasco – Sabato 8 febbraio dopo diverse ore di trattative, camion della Mezzaluna Rossa Siriana (SARC) carichi di aiuti umanitari accompagnati da un veicolo delle Nazioni Unite, sono entrati nella parte antica della città di Homs. Questi veicoli – contrassegnati chiaramente dall’emblema protettivo della Mezzaluna Rossa su sfondo bianco – si sono trovati sotto i colpi di fucile mentre entravano nella zona. Uno degli autisti è stato ferito. Proiettili di mortaio sono stati sparati anche vicino al convoglio.Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa esprime profonda preoccupazione in merito al fallimento dell’accordo tra le varie parti coinvolte nel conflitto in Siria di rispettare gli emblemi di protezione del Movimento e in merito alla minaccia frequente alla vita di medici e personale umanitario, inclusi i volontari e il personale della SARC. In ogni conflitto armato, il diritto internazionale vieta attacchi contro chiunque rechi l’emblema della Croce Rossa o della Mezzaluna Rossa, in questo caso i volontari e il personale della SARC, i loro veicoli e gli edifici.”Date le condizioni estremamente difficili prevalenti in Siria oggi – soprattutto in città come Homs – è assolutamente essenziale per le parti in conflitto facilitare il lavoro di tutto il personale umanitario e sanitario”, ha detto Abdul Rahman al-Attar, presidente della Mezzaluna Rossa Siriana. “Si devono rispettare gli emblemi della Mezzaluna Rossa e della Croce Rossa esposti su tende, edifici, veicoli e abbigliamento e risparmiare coloro che li portano”.La SARC, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) e la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) si uniscono nel chiedere misure immediate da adottare per proteggere il personale sanitario e umanitario. Sollecitano fortemente tutte le parti a rispettare e a facilitare la loro missione umanitaria. Senza il rispetto per gli emblemi e la protezione di coloro che li portano, attraversare la prima linea per salvare vite umane è quasi impossibile. Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ribadisce inoltre che le persone hanno il diritto all’assistenza umanitaria e a quella medica nel posto in cui vivono, e non dovrebbero essere costrette a lasciare le loro case e a essere separate dalle loro famiglie e dai loro cari, al fine di ottenere l’accesso al cibo e alle altre necessità di base.Il Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa chiede accesso a tutte le zone assediate in Siria e il rispetto per il personale sanitario.Robert Mardini, capo delle operazioni per il Vicino e Medio Oriente del CICR, ha detto che tutte le parti in conflitto devono facilitare il libero passaggio di aiuti umanitari per i civili, e ha sottolineato che a maggior ragione deve essere una priorità l’accesso alle cure sanitarie per i malati e i feriti. “Per il diritto umanitario internazionale, tutte le parti in conflitto devono permettere ai civili che si trovano nelle zone coinvolte dai combattimenti di partire verso zone più sicure se lo desiderassero”, ha detto.Nonostante l’attacco di sabato, i volontari della SARC sono stati in grado di portare avanti il loro lavoro umanitario e hanno distribuito 250 pacchi di viveri, 190 kit igienici, e farmaci per le malattie croniche a Homs. Circa 600 persone sono state evacuate dal centro storico della città di Homs. Nel frattempo, i volontari della Mezzaluna Rossa e altri operatori umanitari sono riusciti a ottenere l’accesso a Barzeh, nella periferia di Damasco, per 47 camion carichi di aiuti umanitari. Al campo profughi di Yarmouk, la Mezzaluna Rossa ha anche prestato il primo soccorso ai feriti e assistenza psicosociale alle persone traumatizzate dalla violenza, prima di evacuare i casi gravi verso le strutture mediche al di fuori del campo.

  

  

      

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