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Resuttano (Caltanissetta), la CRI consegna un defibrillatore a una scuola

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Consegnato nei giorni scorsi all’ istituto comprensivo Giovanni XXIII di Resuttano (CL), un defibrillatore per le emergenze. Il defibrillatore è il frutto di una raccolta popolare effettuata dalla Croce Rossa Italiana – Gruppo Volontari del Soccorso di Resuttano, nell’anno 2011, che ha portato all’acquisto di un defibrillatore per le emergenze.Il defibrillatore è stato consegnato al dirigente scolastico Vincenzo Nicastro da parte del Commissario Provinciale della Croce Rossa Italiana di Caltanissetta Nicolò Piave, della referente provinciale per le attività di disostruzione Claudia Sollami, del Commissario del Gruppo Volontari del Soccorso di Resuttano Lina Nicoletti e del parroco del paese Padre Liborio Franzù. Erano inoltre presenti il corpo docente e gli alunni dell’Istituto.Durante la cerimonia di consegna l’Istruttore Claudia Sollami ha spiegato l’uso del defibrillatore a tutti i bambini della scuola elementare e medie (oltre un centinaio) spiegando l’importanza di tale strumento quale “Giocattolo Salvavita”, un giocattolo diverso che deve essere usato solo dal personale qualificato identificato nelle maestre delle scuola, che grazie ad un ulteriore finanziamento, garantito dal dirigente scolastico dell’istituto, sarà formato sia sulle manovre di disostruzione pediatrica ma anche sulla defibrillazione per adulti e per minori.”Sono orgoglioso dal lavoro svolto dai volontari del soccorso di Resuttano – ha detto durante la cerimonia il Commissario del Comitato Provinciale CRI di Caltanissetta, Nicolò Piave – che sono riusciti a coinvolgere l’intera cittadinanza in tale importantissimo progetto. Oggi si è arrivati al primo traguardo, ora grazie alla collaborazione del Dirigente Scolastico, provvederemo alla formazione delle maestre e del personale ausiliario, con la speranza che l’esperienza di Resuttano possa essere da esempio per tutte le piccole comunità del vallone nisseno, ove le difficoltà logistiche del territorio impediscono un rapido intervento delle ambulanze e, dopo l’arrivo del mezzo, vi sono  lunghi tempi di percorrenza prima di arrivare al pronto soccorso”.Il progetto di rianimazione cardio-polmonare con l’ausilio del defibrillatore prende spunto dal tempo che è necessario per l’arrivo dell’ambulanza, dopo una chiamata, sul luogo del soccorso, decisamente troppo lungo per avere una buona possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Il messaggio che si vuole dare è proprio che non si deve attendere l’arrivo dell’ambulanza, ma occorre agire subito, appena ci si rende conto che siamo di fronte ad un arresto cardiaco, perché chiunque, con poche e decisive manovre può  salvare una vita. Inoltre, la disponibilità immediata di un defibrillatore permette, a chi è stato addestrato, di intervenire in modo efficace per tentare di ripristinare la normale attività cardiaca. 

  

  

             

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