Napoli: firmato il protocollo d'intesa tra Croce Rossa Italiana e Centro La Tenda. Operativo in città il nuovo ambulatorio per i Senza Dimora

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I Volontari della Croce Rossa Italiana hanno dato un impulso nuovo alle attività sociali del Comitato Provinciale di Napoli. Dapprima organizzando un servizio di assistenza per strada a persone senza fissa dimora, che da oltre due anni, quasi tutti i giorni, porta nei luoghi dove sono solite stazionare le persone “invisibili” della città beni alimentari, pane, frutta e altri alimenti raccolti in  esubero dalle società di catering cittadino.A ciò si è aggiunto un servizio sanitario on-tour con personale medico ed infermieristico CRI, che visita i casi segnalati durante la ronda alimentare predisponendo per essi ricoveri in strutture extra ospedaliere disponibili, riuscendo qualche volta nella missione impossibile di allontanarli dalla strada e ricoverarli in strutture protette, ospedali, case di cura e comunità.Il progetto “CRI per i senza fissa dimora” si arricchisce ora di una nuova perla: grazie alla disponibilità della Rete della Solidarietà della Caritas e di una sua struttura di accoglienza in particolare, la Tenda, diretta da Don Antonio Vitiello, è stato aperto in questi giorni “L’ambulatorio della solidarietà“, una struttura di tre stanze allestita all’interno del Centro La Tenda, nell’affollato quartiere Sanità. Ogni martedì medici, infermieri e volontari della Croce Rossa Italiana di Napoli e provincia, utilizzando medicinali raccolti dalla Farmacia CRI o da donazioni private, visitano presso l’Ambulatorio i bisognosi e tra una diagnosi e una medicazione ascoltano tutti quelli che si presentano, non lesinando un consiglio o una parola di conforto a nessuno. Presto l’attività si sposterà per servire l’intero quartiere: in programma ci sono giornate-evento con screening sanitario gratuito e visite di controllo aperte a tutti.Il protocollo di intesa è stato firmato in questi giorni da don Antonio Vitiello per la Comunità e da Paolo Monorchio per il Comitato Provinciale CRI di Napoli. Sanitari e volontari sono già operativi ed ogni settimana ritrovano in quelle stanze l’esercito dei “dimenticati da tutti”, CRI esclusa.

  

  

          

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