Migranti: il sindaco Appendino in visita al Fenoglio. Grazie alla CRI. Ora partecipazione di tutti i Comuni
“Ringrazio la Croce Rossa Italiana per l’enorme sforzo che sta facendo per avviare percorsi d’inclusione per le persone richiedenti asilo e protezione. Il centro Fenoglio è sicuramente un modello da guardare con grande attenzione, ma dobbiamo lavorare tutti insieme consapevoli del momento difficile che dobbiamo affrontare anche per rendere migliore la prima accoglienza. È necessaria la partecipazione di tutti i Comuni”.Il sindaco di Torino Chiara Appendino ha commentato così la sua visita al centro polifunzionale Fenoglio della CRI a Settimo Torinese che, a oggi, ospita circa 600 persone migranti. Un numero sicuramente maggiore rispetto a quello previsto normalmente dal progetto Sprar con cui, dal 2013, si è riusciti a inserire più di 100 richiedenti in un percorso di formazione e lavorativo fino al l’inclusione sociale. Oggi, con l’aumento degli arrivi sulle nostre coste, la chiusura delle frontiere europee e il fallimento di alcuni programmi approvati dall’UE come il relocation plan, il Fenoglio (di fatto l’hub del Piemonte) sta accogliendo, da gennaio scorso, migliaia di persone in transito. “Sono numeri che variano molto di giorno in giorno. Tutto dipende dai posti che si liberano nei vari centri di accoglienza della Regione. Qui si rimane da due giorni fino a due settimane. Nel frattempo però noi ci prendiamo cura di loro grazie ai nostri medici e ai nostri operatori”.Presente all’incontro anche il sindaco di Settimo Torinese Fabrizio Puppo che ha ricordato la polifunzionalità del centro che è anche mensa sociale, luogo di formazione e punto di Protezione Civile da cui, dal 24 agosto scorso, sono partite decine di volontari verso le zone colpite dal terremoto.