Migranti, barcone rovesciato a sud di Lampedusa: Croce Rossa fornisce assistenza al porto di Catania. Rocca (CRI): “Mare nostrum diventi un'operazione europea, è urgente aprire corridoi umanitari. Straordinario il lavoro dei volontari”

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(Foto di Archivio, Sbarco a Catania del 10 maggio @CRI Sicilia)

Sono 60 circa i volontari della Croce Rossa che hanno fornito assistenza ai migranti superstiti sbarcati al porto di Catania a bordo della fregata Grecale della Marina Militare. La CRI ha predisposto sul molo 4 tende telescopiche a montaggio rapido, 4 ambulanze e 1 mezzo per il trasporto di persone e materiale. La CRI, in collaborazione con il personale del Ministero della Sanità, ha fornito assistenza sanitaria allo sbarco con 2 medici, 4 infermieri e 2 psicologi. Inoltre la Croce Rossa ha organizzato attività ludico-ricreative per i numerosi bambini presenti tra i superstiti. Sul molo i volontari Croce Rossa sono stati impegnati anche nell’assistenza socio-sanitaria fornendo ai migranti generi di prima necessità.”Ormai è evidente che l’Unione Europea deve predisporre un piano di accoglienza per queste persone che fuggono dalla guerra e dalla fame: Mare Nostrum deve diventare un’operazione di portata europea. E’ solo aprendo dei corridoi umanitari che sarà possibile garantire l’accesso dal sud del Mediterraneo in Europa a tutte queste persone salvaguardandone la vita e il rispetto della dignità umana. Il mio apprezzamento va al lavoro straordinario dei volontari e degli operatori della Croce Rossa siciliana che da settimane stanno assistendo senza sosta i migranti che sbarcano. Un impegno duro ma decisivo in queste ore drammatiche”, ha dichiarato Francesco Rocca, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

  

  

          

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