La Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa aumenta gli appelli di emergenza a oltre 70 milioni di franchi svizzeri per l'aggravarsi della crisi dei profughi in Siria
@Ibrahim Malla/ItRC
Ginevra / Amman – 6 giugno 2013 In risposta al peggioramento della situazione che si trovano ad affrontare milioni di persone in fuga dal conflitto in Siria, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FICR) ha rivisto i suoi appelli di emergenza già esistenti per aiutare coloro che sono fuggiti nei vicini paesi Libano, Giordania, Iraq e Turchia.Un appello iniziale di 4,6 milioni di franchi svizzeri, avviato nel gennaio 2013, per aiutare coloro che fuggivano verso il Libano, la Giordania e l’Iraq ora è stato aumentato a 27,4 milioni di franchi svizzeri. Un appello separato per i rifugiati in fuga a nord verso la Turchia, inizialmente lanciato nel novembre 2012, è stato rivisto da 32,3 milioni di franchi svizzeri a 44,1 milioni.Dall’inizio della crisi, l’UNHCR ha detto che più di 1,5 milioni di persone sono fuggite dalla violenza in Siria, la maggior parte delle quali nei paesi vicini Libano, Giordania, Iraq e Turchia. Le stime attuali indicano un totale di 450.000 persone fuggite dalla Siria in Libano; 339.000 sono state registrate con l’UNHCR. Circa il 60 per cento vive in abitazioni in affitto, mentre il 35 per cento riceve riparo e ospitalità presso famiglie in tutto il Paese. Tuttavia, la crisi in costante crescita ha portato alla creazione di oltre 400 insediamenti spontanei in diverse aree del paese, per lo più in e intorno alla valle della Bekaa.”Il personale e i volontari della Croce Rossa libanese sono estremamente esperti e stanno cercando di accedere ai profughi ospitati in tutte le aree del Paese. Molti dei rifugiati vivono in comunità di accoglienza o rifugi abbandonati in montagna, per quel che ne sappiamo alcuni di loro non hanno ancora avuto accesso agli aiuti alimentari o di assistenza medica urgente “, ha detto Georges Kettaneh, segretario generale della Croce Rossa libanese.
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La FICR continua a sostenere le attività sanitarie guidata dalla Croce Rossa libanese, fornendo medicine, ambulanze e supporto psico-sociale. Casi urgenti di siriani feriti continuano ad attraversare il Libano e molti di questi vengono trasportati con i servizi di emergenza della Croce Rossa libanese negli ospedali nel nord del Libano per la chirurgia. I team di emergenza medica della Croce Rossa libanese hanno bisogno di più sostegno per aiutare altre 50.000 persone in tutto il paese.Quasi mezzo milione di siriani sono ora rifugiati in Giordania e costituiscono un terzo dei 1,5 milioni di persone che sono fuggite nei paesi vicini. Oltre al numero di registrati con l’UNHCR in Giordania, ulteriori 55.000 sono in attesa di registrazione. La Mezzaluna Rossa Giordana (JRCS) ha concentrato la sua risposta sul 70 per cento dei rifugiati siriani che vivono con le famiglie ospitanti. I fondi che provengono dall’appello aiuteranno la Mezzaluna Rossa Giordana a provvedere a 50.000 persone che vivono nelle famiglie tramite servizi quali assistenza medica, consulenza, orientamento al lavoro, nonché assistenza in denaro. “Il personale JRCS e i volontari stanno lavorando con i molti rifugiati siriani residenti con le famiglie ospitanti in Giordania”, ha detto Mohamed Al Hadid, Presidente della Mezzaluna Rossa Giordana. “Mentre sempre più persone arrivano e le famiglie diventano affollate, la pressione su tutti i soggetti coinvolti non è lontana dal raggiungere il punto di rottura”, ha aggiunto. “Questa situazione sta peggiorando e non si vede via di uscita. E’ terribilmente triste che queste persone abbiano dovuto lasciare le loro case e il loro lavoro e ora debbano affrontare un futuro molto incerto”.
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Da maggio 2013, un totale di 143.177 persone è fuggito dalla Siria in Iraq, e oltre il 95 per cento ha cercato rifugio nella regione del Kurdistan iracheno. Circa 4.000 rifugiati sono tornati in Siria, senza volerlo, a causa di restrizioni di movimento. La Mezzaluna Rossa Irachena (IRCS) è stata la prima organizzazione umanitaria a rispondere ai bisogni dei rifugiati siriani e dei rimpatriati iracheni. La IRCS ha distribuito pacchi alimentari, articoli non alimentari, kit per l’igiene, e ha fornito il primo soccorso e servizi psicosociali ai rifugiati siriani nel campo di Domiz, nel governatorato di Erbil, nella città di Kirkuk, ad Al-Qa’im e ai confini di Al Rabyaa. La Mezzaluna Rossa Irachena prevede di aumentare il suo intervento in favore dei profughi non coperti da operazioni di soccorso in corso, oltre che intensificare l’erogazione di acqua e servizi igienico-sanitari, sostegno psicosociale e attività di prevenzione sanitaria. “Le condizioni dei rifugiati in Iraq hanno messo a dura prova il sistema sanitario in Iraq, soprattutto nei settori della salute delle donne, delle malattie respiratorie, delle malattie croniche e della diarrea tra i bambini”, ha detto Yassin Al Ammoury, Presidente della Mezzaluna Rossa Irachena. Nel novembre 2012, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa ha lanciato un appello di emergenza per più di 32 milioni di franchi svizzeri per sostenere la Mezzaluna Rossa turca, che ha fornito sostegno durante l’inverno in termini di prodotti alimentari, non alimentari, riparo e servizi igienico-sanitari a oltre 100.000 “persone temporaneamente protette” in 17 campi, e le scorte di emergenza a ulteriori 50.000 persone. La Mezzaluna Rossa turca ha anche lavorato in stretta collaborazione con l’UNHCR per i rifugiati e con il Programma alimentare mondiale su un programma di e-card per permettere ai rifugiati la libertà di acquistare le forniture per la casa di cui avevano molto bisogno e il cibo. L’appello rivisto per la Turchia è stato aumentato da 32 milioni di franchi svizzeri a 44,1 milioni per sostenere i bisogni umanitari delle 225.000 persone fino a dicembre 2013.