Iraq: Partita la missione umanitaria della Croce Rossa Italiana. Porterà aiuti e assistenza alla popolazione sfollata nel Kurdistan iracheno

il convolgio sale a bordo della nave

“Nonostante questa sia una delle missioni più delicate, non potevamo tirarci indietro rispetto alle responsabilità morali verso un conflitto che sta facendo molte vittime e provoca tanta violenza senza senso”. Così il Presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca ha incoraggiato il team che ieri, domenica 7 settembre, è partito per il Kurdistan iracheno per una missione umanitaria di soccorso alla popolazione sfollata. Dal porto di Trieste è salpata la nave con a bordo materiali logistici e un’autocolonna di mezzi formata da: 2 cucine, 5 automezzi con rimorchio, un camion gru, un’ambulanza 4×4, 3 fuoristrada, 2 pullman, un furgone adibito a ufficio, cisterne e un gruppo elettrogeno. Le due cucine, di cui una su doppio container e l’altra di supporto, saranno in grado di produrre fino a 10mila pasti al giorno da distribuire a migliaia di sfollati del nord dell’Iraq.

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Dai sopralluoghi di un team di valutazione della CRI, avvenuti a partire da metà agosto scorso con frequenti incontri con autorità locali e governative, infatti è emersa  la necessità di coprire l’area del Kurdistan iracheno, al momento  non raggiunta da nessuna distribuzione di generi alimentari. In particolare, nella zona di Sumel a circa 15 km da Dohuk. La nave sbarcherà mercoledì 10 settembre a Mersin, in Turchia, da dove partirà l’autocolonna della CRI composta da 28 persone, tra volontari e operatori del nucleo logistico. Persone esperte nella gestione delle emergenze, come ha spiegato il Presidente della CRI, che si è detto “orgoglioso della loro capacità, la loro disponibilità e professionalità, qualità che rendono la Croce Rossa una delle organizzazioni di soccorso più apprezzate al mondo. Una risorsa del Paese di cui ogni tanto ci dimentichiamo”.La missione, che prevede il coinvolgimento della Mezzaluna Rossa Turca e Irachena, si avvarrà anche di personale impiegato sul posto. Gli approvvigionamenti saranno acquisiti in loco. La partenza del convoglio umanitario è stata anche salutata da Papa Francesco che, durante l’Angelus della domenica in Piazza San Pietro, ha benedetto la missione definendola “opera generosa e concreta”.  Il Presidente Nazionale della CRI, Francesco Rocca, ha ringraziato il Pontefice, esprimendo gioia ed emozione per “il fatto che il Santo Padre  abbia manifestato apprezzamento e abbia riconosciuto il lavoro concreto che la Croce Rossa Italiana ha sempre fatto”.Anche il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha elogiato la missione, ringraziando il team della CRI.  “La Croce Rossa – ha sottolineato il Ministro – ancora una volta si distingue per l’alto impegno umanitario che profonde in favore delle popolazioni vittime di guerre e di emergenze sanitarie. Questa missione delicata, voluta dal Presidente Francesco Rocca, si avvale di un team esperto nella gestione delle emergenze e di competenze che rendono la Croce Rossa una delle organizzazioni di soccorso più apprezzate al mondo e una risorsa preziosa per il nostro Paese. Ai volontari e agli operatori che si sono messi a disposizione per questa missione va il mio ringraziamento. Il volontariato è una risorsa insostituibile per il nostro Paese. Fare volontariato vuol dire non essere indifferenti di fronte ai bisogni di chi si trova in situazioni di disagio, di difficoltà e di fragilità. Vuol dire andare verso gli altri e regalare un sorriso a chi soffre mettendo a sua disposizione il nostro tempo, le nostre competenze, la nostra umanità”.

  

          

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