Il Tracing Bus in finale al premio “Anello Debole”

Il video del viaggio dell'ufficio mobile di CRI, che ha permesso alle persone migranti di contattare i propri familiari nel mondo, sarà proiettato venerdì durante la rassegna “Capodarco L'Altro Festival”.

 Il video del viaggio del Tracing Bus, l'ufficio mobile di CRI, che ha permesso alle persone migranti di contattare i propri familiari nel mondo, sarà proiettato venerdì durante la rassegna "Capodarco L'Altro Festival".  

Una nuova tappa nel lungo percorso del Tracing Bus della Croce Rossa: l’ufficio mobile che ha permesso ai rifugiati, richiedenti asilo e alle persone migranti in Italia di contattare telefonicamente i propri familiari nel paese d’origine, arriverà a Capodarco di Fermo. Il video realizzato per illustrare il progetto, infatti, è stato selezionato tra i finalisti dell’XI Edizione del Premio “Anello Debole”, che si terrà proprio a Capodarco di Fermo dal 22 al 25 giugno.Il cortometraggio, dal titolo “Sono salvo” è uno dei quattro lavori scelti, tra i ventisette giunti per la sezione “Cortissimi della Realtà”. Il lavoro racconta l’intenso viaggio e le toccanti esperienze a bordo del Tracing Bus. Numerosi i volontari e operatori CRI che, da nord a sud del Paese, hanno lavorato nei principali luoghi di transito di migranti (tra cui Milano, Como, Ventimiglia, Roma e la Sicilia), accogliendo in questa cabina telefonica chi voleva ‘riabbracciare’ amici o parenti, seppur solo tramite un telefono, e dire loro: “Sto bene, sono al sicuro”.

  

il Tracing Bus della Croce Rossa è l’ufficio mobile che ha permesso ai rifugiati, richiedenti asilo e alle persone migranti in Italia di contattare telefonicamente i propri familiari nel paese d’origine
  
Il cortometraggio, dal titolo “Sono salvo” è uno dei quattro lavori scelti, tra i ventisette giunti per la sezione “Cortissimi della Realtà”Il video realizzato per illustrare il progetto è stato selezionato tra i finalisti dell’XI Edizione del Premio “Anello Debole”
  
Il cortometraggio, dal titolo “Sono salvo” è uno dei quattro lavori scelti, tra i ventisette giunti per la sezione “Cortissimi della Realtà” 

  

Il progetto “Tracing Bus” è stato ideato dalla Croce Rossa olandese e reso possibile grazie ad una collaborazione con Vodafone Olanda. Il camper, messo a disposizione della consorella italiana e operativo da gennaio a marzo 2017, ha aiutato migliaia di persone a riallacciare i contatti perduti.Sono tantissime le persone che, ogni anno, perdono il contatto con i familiari a causa di calamità, conflitti o migrazioni. Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, avvalendosi della loro rete internazionale, lavorano in tutto il mondo per ripristinare la comunicazione tra i familiari e offrire assistenza e servizi per il ricongiungimento.

  Il lavoro racconta l’intenso viaggio e le toccanti esperienze a bordo del Tracing Bus.  

Numerosi i volontari e operatori CRI che, da nord a sud del Paese, hanno lavorato nei principali luoghi di transito di migranti (tra cui Milano, Como, Ventimiglia, Roma e la Sicilia)Accogliendo in questa cabina telefonica chi voleva ‘riabbracciare’ amici o parenti, seppur solo tramite un telefono, e dire loro: “Sto bene, sono al sicuro”. 

  

Il cortometraggio sarà proiettato venerdì sera durante la “Notte dei corti”, mentre nella sera di sabato verranno annunciati i vincitori di ogni categoria e si svolgeranno le premiazioni.

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