Il ciclone Matthew si abbatte su Haiti. CRI: “I dati degli sfollati destinati a peggiorare. Sicurezza alimentare e acqua pulita, tra le emergenze”

 Uragano Matthew: Volontari Croce Rossa mobilitati per assistere le popolazioni colpite colpite ad Haiti 

di Tommaso Della LongaHaiti continua a non avere pace e tranquillità. Poche ore dopo il passaggio dell’uragano Matthew, uno dei più violenti degli ultimi anni, si inizia la conta dei danni e soprattutto si valutano i bisogni della popolazione che già viveva una situazione di insicurezza, instabilità e povertà.“Da venerdì 30 settembre ci stavamo preparando al passaggio dell’uragano. Lunedì è stato l’inizio delle ore più difficili: pioggia torrenziale, folate di vento molto violente e freddo. La Croce Rossa Haitiana è stata in prima fila da subito per aiutare i più vulnerabili, a prestare soccorso e mettere al sicuro le persone”, racconta al telefono, nella notte tra il 5 e il 6 ottobre, da Port-au-Prince, Mariagiovanna Costa, il delegato di Croce Rossa Italiana ad Haiti.“Al momento le stime ufficiali parlano di almeno otto morti, 15.120mila evacuati, 350 case distrutte, 1800 case evacuate. Per quanto riguarda i feriti ancora non ci sono dati certi. Le zone del sud e sud-est, Nippe e Grande Anse sono le più colpite. Purtroppo i dati sugli sfollati sono destinati a peggiorare nelle prossime ore, in quanto ci sono delle zone ancora inaccessibili”, continua Mariagiovanna Costa.Nelle parole del delegato CRI, il racconto dell’uragano che colpisce l’isola caraibica, abbattendo sulla sua strada alberi, pali della luce e anche un ponte, scoperchiando case, con fiumi che straripano, crolli e strade che si allagano e si riempiono di detriti e montagne di rifiuti.I numeri sono allarmanti: secondo OCHA, oltre 1,24 milioni di persone colpite in Haiti, quasi la metà bambini, e 350.000 in bisogno di assistenza umanitaria Oltre 3.000 volontari e operatori della Croce Rossa di Haiti sono stati mobilitati nell’assistenza alle comunità colpite dall’uragano e sono pronti a fornire il primo soccorso e altre cure mediche, acqua potabile e servizi igienico-sanitari, shelter. “La Croce Rossa Haitiana ha lavorato sulle evacuazioni, dalle baraccopoli alle prigioni. Il Comitato Internazionale di Croce Rossa ha distribuito a 150 famiglie con disabili un kit composto da zanzariera, coperte, farmaci e kit igienici, ma ne servono molti di più. Altre Società nazionali di Croce Rossa si stanno occupando di monitorare le necessità della popolazione con team di esperti, compiono attività legate alla potabilizzazione dell’acqua e distribuzione di beni di prima necessità”, dice il delegato CRI.

  

La Croce Rossa Italiana ha messo subito a disposizione alcuni mezzi, kit di primo soccorso e barelle. “Ora stiamo valutando i bisogni della popolazione del comune di Croix des Bouquets, circa 250mila abitanti: nelle prossime ore valuteremo quali saranno i prossimi passi in questa zona che è quella che conosciamo meglio, rasa al suolo dal terremoto del 2010, ricostruita anche con l’aiuto di Croce Rossa Italiana”, spiega Mariagiovanna. La Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa lancerà un appello di emergenza: “Haiti viveva una situazione di emergenza diffusa anche prima del passaggio dell’uragano. Ora le emergenze più preoccupanti sono la sicurezza alimentare, l’approvvigionamento di acqua pulita, i farmaci e il peggioramento di malattie già presenti come colera, Dengue e Zika. Tutto questo si somma a un tessuto sociale fragilissimo ed esposto a rischi continui dal punto di vista sociale e sanitario”, conclude il delegato CRI ad Haiti. Intanto arriva la notizia che le elezioni previste per domenica sono rinviate a data da destinarsi.“Quello che sappiamo finora è che centinaia di migliaia di persone hanno un disperato bisogno di aiuto e di decine di migliaia avranno bisogno di assistenza e di un posto dove stare, visto che le evacuazioni continuano. I danni alle infrastrutture sono estese in una regione dove l’accesso è sempre difficile a causa della carenza di infrastrutture. Prevediamo una risposta a una grave crisi umanitaria, molto impegnativa dal punto di vista logistico”, ha detto Inés Brill, Capo delegazione della Federazione Internazionale di Croce rossa e Mezzaluna rossa (IFRC) per Haiti, Repubblica Dominicana e Cuba.

Categorie: News

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