I bimbi di Haiti accolti dal Comitato provinciale della Croce Rossa Italiana di Biella

Prosegue con grande entusiasmo la preziosa opera svolta dai volontari dei Comitati di Biella, Ivrea ed altri numerosi Comitati della provincia di Vercelli e Torino, a favore dei bimbi e mamme ospitati presso il Comitato Provinciale CRI di Biella. “Parlare con loro è come fare un viaggio nel dolore di chi ha perso tutto: figli, mariti, casa e lavoro”. Scrive la giornalista de La Stampa su un articolo pubblicato domenica 21 febbraio. “Quando sono arrivate le scosse – racconta Marie Emelide Remy Joseph, che a Port au Prince aveva un negozio di scarpe – insieme a mio marito eravamo a tavola. I bambini stavano studiando e la mia primogenita di 20 anni era a scuola. La terra ha tremato più volte e siamo usciti in tempo dall´abitazione, prima che crollasse. Mia figlia invece è rimasta sepolta sotto le macerie con altre compagne di classe. Mio marito è rimasto sull´isola e di notte si rifugia tra i cartoni e vorrei che mi raggiungesse, in Italia dove sono arrivata con gli altri figli. Sopravvivere, per Lei come per gli altri è stato difficile. Mancava tutto e le strade erano piene di cadaveri. Nicole Charlesjuste, contabile, è arrivata a Biella con due bimbi: il marito, insegnante all´Università di lingue straniere e teologia, è morto tra le macerie della facoltà. La casa è inagibile. Laggiù ho ancora dei parenti, ma non so cosa farò. Vedova anche Fania Lahens, che vendeva hot-dog lungo le strade di Port au Prince. Non voglio più tornare ad Haiti. Mio marito è morto e sono rimasta sola con una bimba di tre anni. Di aiuti, nel mio quartiere, non ne ho mai visti. Solo la Croce Rossa ci ha dato una mano e ci ha portato in Italia”.

  

  

          

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