Healthcare in Danger in Palestina
La Mezzaluna Rossa Palestinese, dal 3 ottobre scorso, ha subìto 53 attacchi che hanno comportato il ferimento di 37 persone tra operatori e volontari e il danneggiamento di 20 ambulanze. In 24 casi ai mezzi della Mezzaluna Rossa è stato inoltre impedito di raggiungere i palestinesi feriti per soccorrerli. La Croce Rossa Italiana richiama l’attenzione sulla protezione del personale medico e delle ambulanze, vista l’escalation delle violenze a Gerusalemme e in West Bank. “Questi attacchi sono una chiara dimostrazione del clima complesso e pericoloso che gli operatori umanitari affrontano quotidianamente, soprattutto in Medio Oriente. I volontari e gli operatori della Mezzaluna Rossa Palestinese sono stati da subito in prima linea nella risposta umanitaria, lavorando senza tregua, mettendo a rischio le loro vite per portare servizi medici e assistenza alle migliaia di persone colpite”, ha detto Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e Vive Presidente della federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR).
La mancanza di protezione del personale medico e dei feriti è purtroppo, ancora oggi, un problema globale, che ha interessato e interessa anche altri Paesi del Mondo, da tempo la CRI ha denunciato gli abusi avvenuti in Siria, nello Yemen, nel Sud Sudan e in Mali.Il Comitato Internazionale di Croce Rossa (CICR) ricorda a tutte le Autorità e alla Comunità Internazionale che i soccorsi medici devono essere rispettati in ogni momento, e che bisogna facilitare il lavoro degli operatori sanitari in ogni modo possibile. Il personale medico e le ambulanze forniscono un servizio umanitario neutrale e imparziale e deve essere consentito loro un accesso sicuro e senza ostacoli verso chi ha bisogno di essere protetto e curato. Un intervento tempestivo, sicuro e imparziale dipende da questo, ed è sancito nel Diritto Internazionale Umanitario.