Haiti: una tempesta colpisce Port-au-Prince, la Croce Rossa interviene

Alle 15:00 circa del 24 settembre, un’inattesa e violenta tempesta ha colpito Port-au-Prince e la sua area metropolitana con piogge estremamente intense e forti venti; malgrado sia durata meno di un’ora, i danni a cose e persone sono stati notevoli: il bilancio è di sei morti, le linee elettriche abbattute e secondo la Croce Rossa più di 10,000 famiglie sono rimaste senza tende e teloni. Le squadre della CR, che si sono preparate a simili eventi per molti mesi, hanno messo a disposizione rifugi d’emergenza a quanti ne hanno avuto bisogno garantendo un intervento immediato. Due ambulanze della Croce Rossa colombiana sono state inviate nella notte a Carredeux e Afka, provvedendo al trasporto dei feriti negli ospedali. Poi, il 26 mattina, dieci squadre multisettoriali di valutazione rapida (esperti in logistica, gestione dei disastri, salute e condizioni igieniche sanitarie) hanno visitato 28 campi di Port-au-Prince identificando i bisogni, trasmettendo informazioni al campo base della Croce Rossa e attivando, così, il dispiegamento dei beni di soccorso necessari. “Abbiamo pianificato un evento come questo almeno dall’avvio della nostra operazione iniziata per il terremoto – ha spiegato Steve McAndrew, capo delle operazioni di risposta al terremoto della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) -. Dalla nostra esperienza di lavoro qui ad Haiti abbiamo imparato che le conseguenze delle tempeste possono essere gravi. Gli impatti possono essere anche peggiori a causa del terremoto perché centinaia di migliaia di persone vivono in tende e sotto teloni”. “Poiché la tempesta era inattesa e ha portato forti venti – ha aggiunto McAndrew -, la gente non è stata in grado di reagire per tempo per legare le tende o mettersi al sicuro in rifugi d’emergenza”. Uno dei campi più vulnerabili di Port-au-Prince è il cosiddetto “Campo dei sordi”: posizionato tra una strada principale e l’insediamento di La Pista, il campo accoglie circa 110 famiglie e tutti gli adulti sono sordi. Widler Fils-Aime, leader della comunità, racconta che “l’uragano è arrivata dal nulla, la gente era molto spaventata e molte persone hanno perso le proprie tende”. Una squadra di valutazione della Croce Rossa ha conteggiato ben 50 famiglie bisognose di tende e tutti gli abitanti del campo hanno ricevuto nuovi teloni e coperte; inoltre gli ingegneri della FICR, normalmente coinvolti in un programma di costruzione di rifugi provvisori nelle terre vicine, hanno aiutato la comunità a scavare trincee per evitare future inondazioni. In tutto, la Croce Rossa ha identificato circa 1,700 famiglie bisognose di nuovi materiali per rifugi. “La tempesta di venerdì è stata una delle più gravi nella stagione degli uragani ma qui possono essere anche più forti. Così – avverte McAndrew – dobbiamo imparare da quest’evento, migliorare per tenerci sempre pronti in caso per nuovi disastri”.

  

  

          

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