Haiti, CRI Padova: accoglienza, cura ed assistenza bambini haitiani e familiari. Consegna raccolta fondi

La Croce Rossa Italiana si è attivata immediatamente in seguito al catastrofico sisma che ha colpito l’isola di Haiti. In loco, a Port-au-Prince, ha costruito il “Campo Italia”, successivamente il Commissario Straordinario della CRI, Francesco Rocca, in accordo con la consorella Croce Rossa Haitiana, ha attivato il 3 febbraio un progetto di accoglienza di 6 mesi per alcuni bambini affetti da patologie croniche difficilmente gestibili nel contesto di elevata emergenza dell’Isola. Bambini quindi altamente vulnerabili. Con un aereo messo a disposizione dal Governo italiano, il 12 febbraio sono giunti in Italia, a Roma, 135 cittadini di Haiti, tra bambini e familiari. Il Comitato Provinciale CRI di Padova, attraverso il Commissario Anna Maria Colombani, si è attivato immediatamente chiedendo al Sindaco di Padova, Flavio Zanonato, la disponibilità di un alloggio per ospitare due nuclei familiari di lingua francese: Marie Officile Josselyn Joseph, di 31 anni, mamma di una bambina di 3 anni e Marie Christine Charles Pierre, di 37 anni, madre di una bambina di 12 anni e di un bimbo di 9 anni. Immediata l’adesione del Comune di Padova seguita dalla disponibilità dei dirigenti della Sanità e Sociale e dell’Unità Complessa per i Rapporti Socio Sanitari Internazionali della Regione Veneto L’Azienda Ospedaliera di Padova è stata individuata quale struttura d’eccellenza, mentre la Giunta Regionale ha deliberato il finanziamento speciale. Da considerare che il Progetto Haiti, si è inserito in modo straordinario, quale attività di assistenza sanitaria per ragioni umanitarie, regolata dal protocollo “Medevac” tra Regione e aziende sanitarie del Veneto. L’accoglienza dei bambini di Haiti si è affiancata a quella già in essere per tre bambini provenienti da Kossovo e Montenegro. Espletate le pratiche burocratiche dall’amministrazione Cri, il 12 febbraio è stato firmato il protocollo d’intesa tra Comune e CRI Padova. Tutte le Componenti della Croce Rossa Italiana del Comitato Provinciale di Padova, Infermiere Volontarie (supporto logistico), Comitato Femminile (assistenza quotidiana), Giovani “Pionieri” (attività ludica), Corpo Militare (allestimento appartamento) e Volontari del Soccorso (logistica e trasferimenti), sono state e sono coinvolte secondo le loro specificità, nel Progetto Haiti con impiego 24 ore su 24, per l’assistenza sanitaria ospedaliera e post-ospedaliera e in tutte le dinamiche necessarie per l’integrazione nel nuovo ambiente di vita, con l’attivazione anche del servizio di supporto psicologico. La situazione sanitaria allo stato attuale vede in degenza post operatoria a casa la bambina di 3 anni, come pure il bambino di 9 anni anch’esso sottoposto ad intervento chirurgico, mentre per la bambina di 12 anni sono in corso varie visite e non ha mai avuto necessità di ricovero ed interventi operatori. Il Progetto Haiti, che si concluderà prima di agosto, termine massimo stabilito, è stato illustrato venerdì 7 maggio nella sede del Comitato CRI di Padova alla presenza di Anna Maria Colombani, Commissario Provinciale CRI Padova, Anna Maria Stefanelli, Commissario regionale CRI Veneto, Flavio Zanonato, Sindaco di Padova, Luca Coletto, Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Adriano Cestrone, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Padova e del professor Giovanni Stellin, chirurgo e direttore dell’Unità operativa complessa di cardiochirurgia pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova. “Grazie a tutti coloro che si sono impegnati per rendere concreto il progetto – sono le parole di apertura del Commissario Colombani – nel segno della continuità dell’azione della Croce Rossa nazionale e padovana anche nell’ambito dell’assistenza internazionale attiva da tempo”. “Essere solidali a Padova  – ha sottolineato il Sindaco Zanonato – è facile, il compito difficile è mantenere il ‘team’ fatto da istituzioni, associazioni e volontari, che rende più semplice affrontare situazioni difficili.  Mantenere questo rapporto è fondamentale. Ringrazio tutti coloro che hanno aderito alla raccolta “Padova per Haiti” che continua ancora”. “E’ fondamentale in una società civile – ha detto l’assessore Coletto – il rispetto soprattutto di bambini ed anziani. Siamo onorati di queste opere di solidarietà nel mondo, questa è la dimostrazione tangibile che il Veneto è una regione sensibile e che dona. Per il progetto sono stati stanziati 35 mila euro, per le attività di assistenza di questo tipo 650 mila euro. Mi auguro che la collaborazione continui”. “Ringrazio tutti i volontari che stanno contribuendo al successo del Progetto – sono le parole del Commissario Stefanelli -. Dove ci sono persone vulnerabili, la Cri ci sarà sempre. Per Haiti la Regione donerà un camper che diverrà centro medico mobile soprattutto per le vaccinazioni. La Cri addestrerà il personale locale all’utilizzo”. “Il Progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione di tutti, ed a tutti va il plauso”, ha affermato il direttore Adriano Cestrone. “Non è un successo individuale – ha sottolineato il professor Stellin – ma un lavoro che è stato di gruppo. Il rammarico è che nel mondo, solo il 10-15% dei bambini con queste patologie, può avere le cure adeguate”. Il sindaco Flavio Zanonato ha consegnato alla CRI padovana, un assegno di 20 mila euro. E’ la metà della cifra raccolta dalle donazioni della cittadinanza attraverso l’iniziativa “Padova per Haiti” ed al contributo di Antonveneta Gruppo Montepaschi, Banca del Veneto e Cassi di Risparmio del Veneto. Grande in tutti la commozione quando le due mamme hanno espresso il loro ringraziamento, a nome personale, dei figli e dello stato di Haiti, per quanto fatto. Il Progetto è stato reso possibile, considerata la particolare urgenza dettata dall’emergenza del sisma, grazie alla collaborazione di Enti, Regione e Comune, Azienda Ospedaliera 16 di Padova e agli staff medici, infermieristici e agli operatori del Centro di rianimazione, Servizio di cardiologia pediatrica e Unità complessa di cardiochirurgia pediatrica, personale e volontari della Croce Rossa Italiana del Comitato provinciale di Padova e molti privati cittadini che in vario modo hanno offerto un contributo economico o materiale e vogliono rimanere anonimi. Un esempio di concreta solidarietà e di perfetta sinergia tra operatori pubblici, volontari e cittadini.  Galleria fotografica

  

  

             

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