Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS: in tutta Italia iniziative della Croce Rossa

TAVOLO RELATORI

In occasione della Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS, la Croce Rossa Italiana ha promosso in tutta Italia numerose iniziative per ribadire il proprio impegno nel contrastare la malattia. A Roma è stato organizzato il Convegno “La formula per fermare l’AIDS”, tenutosi presso il Ministero della Salute, dedicato a coloro che a vario titolo operano nel mondo della salute e della prevenzione, e incentrato sui temi dello stigma sociale, le discriminazioni, la difficoltà nell’accesso alle cure. All’incontro, moderato da Livia Azzariti e dal Dott. Massimo Barra, hanno preso parte relatori di fama mondiale, come il Prof. Fernando Aiuti, la Dott.ssa Rosa Chiodi, il Dott. Fabio Patruno, il Presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, il Presidente del Comitato provinciale CRI di Roma, Flavio Ronzi. “Quella del contrasto all’Aids rappresenta una sfida globale, davanti alla quale non ci si può tirare indietro. In assenza di chiari segni di declino del numero delle diagnosi, l’Hiv continua ad essere un grave problema di salute pubblica non solo in Italia, ma anche in Europa”. Lo ha scritto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un messaggio inviato al Presidente Rocca in occasione del convegno. “Il Ministero della Salute sin dalla comparsa dell’infezione ha promosso iniziative per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e la comunicazione – ha ricordato la Lorenzin – nel 1987 è stata costituita la commissione nazionale per la lotta contro l’Aids e nel 1990 è stata emanata la legge 135 che tuttora dà indicazioni su assistenza, ricerca, formazione, sostegno alle associazioni e tutela dei diritti delle persone con Hiv”. Il Convegno ha rappresentato l’occasione per la Croce Rossa Italiana di ribadire il proprio impegno nella prevenzione delle Malattie Sessualmente Trasmissibili e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo tracciato dall’UNAIDS: entro il 2020 diagnosticare il 90% delle infezioni, facendole entrare in terapia, e abbattere la carica virale del virus HIV nel 90% delle persone che assumono un trattamento antiretrovirale. Tutto ciò porterebbe alla possibile fine della pandemia dell’AIDS entro il 2030. “L’obiettivo è ambizioso e per poter raggiungere una formula valida è necessario fare rete e rilanciare l’impegno per ottenere sin da subito un maggior impatto positivo sulle vite umane. L’impegno della Croce Rossa nella lotta all’Hiv è totale”, ha detto il Presidente nazionale della CRI. “Quello della Croce Rossa Italiana – ha detto Flavio Ronzi – è un impegno massiccio attraverso più di 100mila volontari che ogni anno sono sul territorio. Da 9 anni siamo su 150 piazze italiane in questa giornata e siamo tutti i giorni nelle scuole con 10 mila volontari formati sulle malattie sessualmente trasmissibili e HIV/AIDS. Stiamo promuovendo il test rapido per raggiungere  i giovani nei luoghi di aggregazione e normalizzare la cultura del test”.Negli ultimi anni nel nostro Paese si è registrato un aumento dei contagi per via sessuale e una preoccupante tendenza a una diagnosi tardiva delle infezioni, soprattutto nelle giovani generazioni. “I tossicodipendenti – ha detto Massimo Barra – hanno pagato più di tutti lo scotto dell’HIV”. La CRI è da sempre in prima linea per quanto riguarda l’informazione e la prevenzione di tutte le Malattie Sessualmente Trasmissibili e attraverso le proprie iniziative  per la popolazione omosessuale e transessuale diffonde informazioni sulle pratiche di sesso sicuro e promuove l’uso del preservativo come mezzo di prevenzione. Per far fronte a questa nuova emergenza è necessario che al lavoro delle Associazioni si affianchi un deciso e chiaro intervento delle Istituzioni che devono assumersi la responsabilità verso i propri cittadini con campagne di informazione e di sensibilizzazione.Il futuro nel debellare l’HIV è rappresentato sicuramente nell’investimento sulla prevenzione – ha detto il prof. Aiuti – ma i finanziamenti per la ricerca in Italia sono fermi al palo dal 2009, è un fatto di una gravità inaudita. Sono fermi come elargizione dal 2012-2013 e come finanziamento dal 2009, con il governo Berlusconi”. L’immunologo ha poi aggiunto che per quanto riguarda i vaccini italiani, ce ne sono due fermi. “Un vaccino terapeutico dell’ Istituto Superiore di Sanità fermo alla fase 2 di sperimentazione e bloccato dallo scorso anno, mentre un vaccino  terapeutico è fermo dal 2004 alla fase 1, la fase 2 non è mai stata avviata”. Dal 1981 l’Aids ha ucciso circa 30 milioni di persone, diventando una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi e le stime danno attualmente un numero di circa 37 milioni di persone che vivono con l’Hiv.

  

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La Campagna CRI – DUREXPer celebrare il 1° dicembre Durex e Croce Rossa Italiana hanno promosso una Campagna sui social network:  per ogni condivisione della foto con l’hashtag  #1share1condom, Durex donerà un preservativo alla CRI da utilizzare per le attività di educazione alla sessualità e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

  

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World AIDS Day 2014: sensibilizzare attraverso i Social NetworkLa Giornata Mondiale ogni anno viene promossa dai #GiovaniCRI di tutta Italia attraverso molteplici attività. Quest’anno, in concomitanza con tutte le attività svolte sul territorio per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, sono stati utilizzati i social network per una nuova e accattivante metodologia comunicativa che sensibilizzasse tutta la popolazione, in particolare quella giovanile, su queste importanti tematiche. L’iniziativa e le grafiche sono presenti nella pagina dedicata del sito CRI e sono state promosse sui social, comunicando in modo implicito consigli fondamentali volti a prevenire la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili e ad abbattere i luoghi comuni tipici di queste importanti, quanto spesso sottovalutate, patologie.Le altre iniziativeIn numerose località i Giovani della Croce Rossa Italiana hanno organizzato manifestazioni ed eventi all’insegna del progetto “Copriti sennò ti ammali”. Nato da un’idea dei Giovani CRI dell’Abruzzo, consiste una serie di immagini volte a promuovere l’uso del preservativo sottolineandone l’importanza. Lo scopo è parlare delle attività di educazione alla sessualità e prevenzione alle malattie sessualmente trasmissibili che i Giovani CRI portano avanti nelle scuole e nei luoghi di aggregazione giovanili per formare e informare i giovani sui comportamenti a rischio in materia di sessualità e sulle principali malattie a trasmissione sessuale che si possono contrarre. A Messina il Dipartimento di Scienze Biomediche e delle Immagini Morfologiche e Funzionali della Università di Messina, insieme con i Giovani Volontari della Croce Rossa Italiana del Comitato Provinciale di  Messina, ha organizzato un incontro presso l’Aula Magna del Rettorato di Messina (Università Centrale) per promuovere una corretta informazione e prevenire la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili, rivolto a tutti gli studenti dell’Ateneo messinese e aperto alla cittadinanza  tutta. L’incontro, di carattere formativo e interattivo, ha incluso test informativi e dimostrazioni pratiche.Anche i volontari della Croce Rossa Italiana di Cuneo hanno organizzato alcune attività domenica 30 novembre. Alla cittadinanza sono state fornite informazioni circa i sistemi basilari per la prevenzione della diffusione del virus. “Teniamo molto alla salute dei cittadini – spiega il presidente della CRI di Cuneo, Francesco Aquilina -. Salvare vite è infatti uno degli obiettivi principali della Croce Rossa e, diffondendo buone pratiche e stili di vita sani, soprattutto tra i giovani, vogliamo cercare di diminuire sempre di più i contagi da questo pericoloso virus”.

          

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