Giornata Mondiale del Migrante. Rocca (CRI): “Necessario per il futuro accrescere l'impegno di istituzioni e volontariato a tutela dei più vulnerabili. Nel mondo 72 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case a causa di conflitti e disastri”.

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Foto di Marco Alpozzi

“Gli equilibri geopolitici negli ultimi anni stanno subendo cambiamenti sostanziali e questo apre numerosi fronti di vulnerabilità nel mondo e in numerosi territori vicini, penso al Nord Africa ed al Medio Oriente ma non solo. Secondo un recente rapporto della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa nel mondo ci sono 72 milioni di migranti forzati, costretti da conflitti, disastri naturali e sconvolgimenti politici a lasciare la propria casa. La Giornata Mondiale del Migrante è una occasione importante per riflettere su questo e sulle sfide che ci vedranno coinvolti. Nel futuro prossimo infatti bisognerà aumentare l’impegno nella comprensione e nell’intervento a favore dell’accoglienza e del dialogo. Su questo versante la comunità internazionale dovrà mobilitarsi insieme al mondo del volontariato. Nelle politiche di gestione dei flussi migratori, è importante procedere, dopo la fase di prima accoglienza, alla costruzione di un percorso di integrazione attuabile solo attraverso l’azione sinergica di tutte le istituzioni coinvolte”.Lo dichiara Francesco Rocca, Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante.

  

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Foto di Marco Alpozzi

“La Croce Rossa Italiana – continua Rocca – in prima linea nell’Emergenza Migranti del 2011, ha visto impegnati in tutta Italia volontari e operatori CRI a sostegno delle migliaia di persone arrivate nel nostro Paese in condizioni di vulnerabilità estrema. Oggi la Croce Rossa continua la propria opera di supporto e accoglienza ai migranti su tutto il territorio nazionale attraverso numerosi e diversi progetti. Nelle regioni del sud Italia, in particolare in Sicilia, Puglia e Calabria la Croce Rossa opera al fianco di altre organizzazioni nell’ambito del Progetto Praesidium, finanziato con fondi del Ministero dell’Interno, che ha come obiettivo proprio quello di assistere e monitorare le condizioni di accoglienza all’interno delle strutture istituzionali, assicurando inoltre la propria presenza al momento degli sbarchi, in particolare nelle regioni del sud Italia. Proprio nel corso dell’ultimo mese abbiamo assistito a una nuova ondata di sbarchi, garantendo ancora una volta una pronta risposta ai bisogni umanitari”.

  

      

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