Genova, continua la proficua collaborazione tra la CRI e i Baca per “SOS Bambino”

bambino con motociclista

di Maria Anna Crudo Responsabile del Centro di Ospitalità CRI “SOS Bambino” di Genova La preziosa collaborazione iniziata nell’autunno 2015 tra Croce Rossa Italiana e i Baca sta proficuamente continuando. I Baca (Bikers Against Child Abuse) sono motociclisti impegnati a garantire la protezione e la sicurezza dei bambini. Attraverso l’immagine di forza, unita agli aspetti teneri del gioco, sono riusciti nell’esperienza vissuta con la Croce Rossa, a stabilire un rapporto di  grande complicità con i piccoli ospiti della struttura “SOS Bambino”, gestita dalla CRI del Comitato Locale di Genova.  All’interno di questo tipo di strutture, dove spesso l’immagine maschile è associata alla violenza, tale presenza che affianca il consueto lavoro psicoeducativo sta assumendo per loro una valenza quasi terapeutica. Ogni due settimane vengono in comunità per intrattenersi con i bambini, e mentre giocano si armonizzano con il nostro contesto. Essendo ormai persone di “famiglia” accompagnano i bambini ospiti agli incontri protetti con i padri. Per un bambino rivedere il proprio padre da cui si è stati allontanati per problematiche di violenza e maltrattamento è sempre un’esperienza molto forte. Essere accompagnati dall’amico Baca dà loro quella sicurezza che consente loro di affrontare l’evento nelle condizioni di migliore tranquillità d’animo. Insomma, un buon lavoro di squadra, che ha consentito di gestire una situazione di emergenza, risolta poi positivamente, soprattutto grazie alla presenza dei Baca.Nei giorni scorsi una giovane madre, ospite con il suo bimbo piccolo della nostra struttura da un paio di mesi, ha ricevuto minacce di vario genere dall’ex compagno, tanto da temere che nel corso della notte l’uomo potesse tentare di fare irruzione in comunità per farle del male o per rapire il figlio. Subito ci si è mobilitati per mettere entrambi in protezione e nel contempo per garantire alla struttura con i suoi ospiti una notte tranquilla. I Baca ci hanno raggiunto immediatamente, organizzando turni di presidio e controllo esterni alla comunità per l’intera notte. Sono state avvisate anche le forze dell’ordine che pur essendo giunte sul posto, non potevano offrire una presenza costante, ma i Baca sì! Grazie alla continuità del rapporto strutturato in questo periodo, per i nostri bambini la loro presenza in giardino di notte, anche se non era per giocare come al solito, è risultata conosciuta , gradita e non ha destato alcun sospetto di pericolo, consentendogli  di continuare a vivere serenamente la  normalità quotidiana. In queste condizioni, mentre l’esterno era  in sicurezza, l’operatore ha potuto continuare a svolgere con le ospiti l’ordinario lavoro educativo, contenendo emotivamente anche l’eco di tale situazione. Il loro intervento, perfettamente armonizzato con il nostro, è proseguito anche i giorni a seguire quando la signora è stata accompagnata all’esterno per il disbrigo di alcune pratiche fra cui anche la denuncia. Ringraziamo quindi pubblicamente i Baca, convinti di aver iniziato un percorso insieme davvero importante all’insegna di un proficuo e sinergico lavoro di squadra dove la componente fisica e quella psicoeducativa stanno diventando l’intervento più efficace per garantire sicurezza, protezione e sostegno alle donne e bambini vittime di violenza.

  

  

              

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