Croce Rossa, Sanremo: sul palco, tra i soccorritori, Valeria: “Un brutto incidente mi ha cambiato la vita, ora aiuto i più fragili”
Un evento drammatico che diventa l’inizio di un’avventura diversa al servizio di chi soffre. La nuova vita di Valeria Carlinfante (la volontaria Croce Rossa sul palco dell’Ariston stasera) da Mosciano Sant’Angelo, Teramo, inizia quando aveva solo 17 anni. “Rimasi coinvolta in un brutto incidente con lo scooter – racconta – ed i chirurghi dissero alla mia famiglia che avevo poche probabilità di sopravvivere. Fui sottoposta a un lunghissimo intervento e, alla fine, è accaduto quello che i medici hanno definito un miracolo: sono ancora qui”. Oggi Valeria ha 27 anni, fa parte della CRI di Giulianova ed è diventata operatore OPSA (Operatore Polivalente Salvataggio in Acqua) nell’ambito del Soccorso con Mezzi e Tecniche Speciali. “Dopo l’incidente ho ripreso il nuoto, la mia passione. Un giorno, incontrai in piscina un gruppo di volontari CRI che si esercitavano in operazioni acquatiche di salvataggio. Dentro di me è scattato qualcosa: ‘Ora che sono tornata alla vita – mi sono detta – è mio dovere aiutare i più fragili’.
Nel suo nuovo ruolo, Valeria è stata impegnata in quasi tutte le emergenze che hanno interessato il Paese negli ultimi anni. “La mia prima esperienza risale al 2009, in occasione del terremoto de L’Aquila”. Qualche anno dopo, la violenta alluvione di Senigallia – “Utilizzammo un gommone da rafting con il quale ci spostavamo di casa in casa per salvare gli abitanti dei vari quartieri” – e, nell’agosto 2016, il terremoto di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto: “Stavolta – racconta – ero in prima linea. Fianco a fianco con i Vigili del Fuoco e gli altri soccorritori abbiamo trascorso intere giornate tra le macerie, sperando di trovare persone ancora in vita. Spesso eravamo aiutati dai telefoni cellulari che, squillando sotto le pietre, spezzavano quell’orrendo silenzio e ci indicavano la direzione in cui cercare. Non potrò mai dimenticare il salvataggio del signor Vinicio, intrappolato tra i resti di quella che era la sua casa. La sua famiglia, purtroppo non ce l’aveva fatta, ma l’emozione che provammo quando riuscimmo a tirarlo fuori vivo mi accompagnerà per sempre”.
Il mese scorso, insieme alla sua squadra, Valeria ha partecipato alle operazioni di soccorso in occasione dell’emergenza neve in Abruzzo. “Abbiamo raggiunto case e località rimaste isolate con le motoslitte del Soccorso Piste o semplici ciaspole per gli spostamenti a piedi sulla neve. Una notte, dopo mille difficoltà, siamo riusciti a raggiungere la casa di un’anziana signora del teramano per portarle viveri e farmaci. La luce lì dentro arrivava solo da due candele che stavano per spegnersi e lei, con infinita dolcezza, ci ha detto: ‘Che siete venuti a fare? Entrate e sedetevi, beviamo una tazza di thè’. Più di ogni altra cosa, aveva bisogno di parlare”. Nonostante la sua giovane età, Valeria ha già molto da raccontare. “Per me la Croce Rossa è responsabilità. E ciò vuol dire affrontare anche molti sacrifici e rinunce. Una dedizione – conclude – che viene ampiamente ripagata nel momento stesso in cui una signora anziana ti abbraccia e ti accarezza dopo essere stata aiutata o quando una mamma, bloccata dalla neve, ti ringrazia con le lacrime agli occhi perché le hai portato il latte per il suo bimbo”.