Crisi Nord Africa, Aperto il Campo della Croce Rossa Italiana in Tunisia.

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foto di Marco Alpozzi/ItRC

Produrrà 4000 pasti al giorno. Ideato dai tecnici italiani sistema di potabilizzazione dell’acqua salmastra

Il campo della Croce Rossa Italiana in Tunisia a Ras Jadir, a 8 km dalla frontiera libica, è attivo. La struttura campale, adiacente al Transit Camp, gestito congiuntamente dalla Federazione internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e dalla Mezzaluna Rossa Tunisina, si estende per 5000mq.Nel campo CRI è stata impiantata una cucina in grado di produrre fino a 4000 pasti al giorno. Già nella giornata di ieri sono arrivate le prime 150 persone, si tratta principalmente di nuclei familiari eritrei e somali provenienti dalla Libia.Anche il sistema di potabilizzazione dell’acqua è entrato in funzione: gli operatori italiani, dopo aver analizzato i campioni di acqua prelevati dal nucleo di valutazione 20 giorni fa, hanno progettato un trattamento specifico per rendere l’acqua salina completamente potabile. L’impianto potabilizza 5000 litri d’acqua l’ora.”C’è molto lavoro, ma tutto il team lavora con grande entusiasmo e in stretta collaborazione con gli operatori della Mezzaluna Tunisina. Inoltre c’è grande soddisfazione perché l’impianto innovativo progettato dai nostri tecnici per la potabilizzazione dell’acqua sarà presto adoperato da anche le altre organizzazioni umanitarie che operano nell’aerea. L’acqua di tutta la Regione è salmastra, questa sua caratteristica provoca seri danni ai reni, siamo felici che con il nostro apporto abbia dato un contributo per la soluzione di un problema così delicato”, dichiara Emerico Laccetti team leader Croce Rossa Italiana.

  

  

          

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