Congo, la Croce Rossa locale impegnata nei soccorsi dopo l'esplosione in cui hanno perso la vita oltre 200 persone
Nella Repubblica Democratica del Congo secondo l’ultimo bilancio sarebbero 235 le persone morte e 105 quelle rimaste ferite venerdì 2 luglio in seguito all’esplosione di una autocisterna carica di benzina nel villaggio di Sange, nel Sud Kivu. Tra le vittime ci sarebbero almeno una sessantina di bambini. La Croce Rossa locale e gli uomini della missione Onu in Congo (Monusco) hanno svolto tutte attività di soccorso evacuando i feriti con gli elicotteri. “Stiamo lavorando – ha detto il coordinatore locale della Croce Rossa Inah Kaloga – anche per identificare i morti. Per molti di essi infatti il riconoscimento è difficile perché sono completamente carbonizzati”. I feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni, si trovano in ospedale a Bukavu, a 70 km più a nord, e a Uvira. La tragedia è avvenuta alle 18.00 di venerdì, quando un’autocisterna con 49.000 litri di benzina si è rovesciata sulla strada per un incidente nel centro di Sange. Diverse persone dopo l’incidente si sono radunate attorno al mezzo per raccogliere la benzina che fuoriusciva. Forse una scintilla del motore o un mozzicone di sigaretta infiammando la benzina hanno innescato la terribile esplosione, che ha bruciato viva la gente e divorato decine di capanne di fango e paglia.