Condividendo con la sua famiglia i ricordi di un volontario caduto in Siria

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@Ibrahim Malla IFRC

Di Viviane Tou’meh, Mezzaluna Rossa Araba Siriana Mentre siamo al centro di distribuzione, siamo accolti da un uomo che noi conosciamo semplicemente come il padre di Kareem. Ci invita a casa sua.Kareem Jabour era un volontario della Mezzaluna Rossa Araba Siriana e aveva aderito alla Mezzaluna Rossa nel 2008. Ha perso la vita otto mesi fa a Jaramana, mentre stava cercando di trasportare in ospedale le persone ferite da una autobomba.Come il flusso di lacrime di suo padre, così le calorose parole di benvenuto e di saluto. All’interno della casa ci sono le foto di Kareem ovunque. Ho quasi la sensazione che Kareem sia lì con noi.Il padre di Kareem guarda il nostro fotografo, Ibrahim, e dice: “Quando ti vedo, vedo mio figlio. Mio figlio parlava sempre di te e diceva: ‘la fotocamera di Ibrahim mi segue ovunque io vada’”.Ricorda il giorno dell’esplosione mortale e come suo figlio Kareem andò ad aiutare i feriti. Anche il suo amico Rami lo seguì sul luogo dell’esplosione. Purtroppo sono morti entrambi. E’ stato uno shock, uno shock molto forte per le famiglie. Kareem nella sua era figlio unico.Un caro amico di famiglia offre il suo punto di vista: “I volontari non trasportano armi, trasportano la loro vita, e trasportano la propria vita per salvare la vita degli altri. Il lavoro dei volontari della Mezzaluna Rossa è noto a tutti in questa zona ed è rispettato da tutti”.Il padre di Kareem aggiunge il proprio aneddoto su come egli abbia osservato i volontari che svolgono il loro lavoro con alti livelli di professionalità. Due giorni fa, sua sorella si è fratturata una mano e si è rivolta per l’aiuto al centro di emergenza della Mezzaluna Rossa Araba Siriana. Egli non ha nient’altro che ammirazione per il loro lavoro, dicendo: “Io sono un medico e ho visto come hanno svolto il loro lavoro in modo professionale”.Nonostante tutte le paure, le preoccupazioni e le difficoltà che affronta il lavoro di un volontario in questa crisi, il lavoro è ampiamente incoraggiato e sostenuto. E’ diventato un fenomeno visibile tra i giovani della Siria. Il padre di Kareem spiega come la buona reputazione di volontari e il lavoro che fanno incoraggiano altri giovani a partecipare al volontariato nella Mezzaluna Rossa.Siamo improvvisamente interrotti dal tonfo di una granata proveniente da fuori. Il nostro collega Somar riceve un messaggio. Sono colpi di mortaio nel quartiere di Karm Smadi a Jaramana – nessun ferito, per fortuna.Continuiamo a parlare con la madre di Kareem. Ricorda un giorno in cui è venuto a casa e improvvisamente ha iniziato a riempire le bottiglie con l’acqua e a metterle in frigorifero. “Mamma, la gente non ha acqua fredda da bere”. Stava prendendo l’acqua fredda rinfrescante per gli sfollati nel rifugio vicino casa loro.Questo era tipico di Kareem. Lasciamo la sua casa con un sentimento di gratitudine per aver condiviso i nostri ricordi con quelli della sua famiglia, le cui voci sono spesso inascoltate.

  

  

          

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