CEM di Roma: la Croce Rossa da sempre dalla parte di assistiti e operatori. La Regione Lazio deve promuovere atti concreti

Il Centro Educazione Motoria (CEM) di Roma è un patrimonio che per anni abbiamo sostenuto e difeso. Lo abbiamo fatto assicurando un’ottima qualità dei servizi, mantenendo la struttura in sicurezza e garantendo i contratti di lavoro fino all’ultimo, nonostante la Regione Lazio non ci paghi da oltre 3 anni. Oggi siamo vicini agli assistiti del CEM e agli operatori che in questi giorni hanno perso il lavoro. Proprio per questo motivo ci teniamo a fare chiarezza. La responsabilità di ciò che sta accadendo non può essere attribuita alla Croce Rossa Italiana che, anzi, in questi mesi ha percorso qualsiasi strada affinché si trovasse una soluzione. Il Presidente Zingaretti ha più volte promesso e poi ha anche assicurato, in un accordo firmato con la CRI nel luglio 2013, che nessun posto di lavoro si sarebbe perso. E dispiace oggi vedere che quest’accordo è stato completamente disatteso. Siamo preoccupati anche noi, come gli assistiti del CEM, per quegli standard qualitativi e quantitativi imposti dalla legge, che non tutelano i livelli occupazionali, né sono in grado di garantire gli stessi servizi e lo stesso clima di familiarità che si è sempre respirato all’interno di tutta la struttura. Siamo dalla parte dei ragazzi e dei loro genitori cui vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà: la volontà di Croce Rossa è di non abbandonarli. Ribadiamo però la necessità di un atto concreto della Regione Lazio che vada oltre le parole e oltre le promesse.

  

  

          

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