(ANSA) SIRIA: CROCE ROSSA, 3-4 MILIONI DI PROFUGHI, 'IGNAVIA' DAL MONDO. PRESTO A DAMASCO DUE CENTRI SFOLLATI GESTITI DA CRI
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(Di Agnese Malatesta – Ansa) Damasco è ormai una città spettrale, dove si spara e si bombarda in continuazione, è difficile camminare per le strade, dalle 6 della sera non esce più nessuno. Le fabbriche e gli esercizi commerciali sono chiusi, così come molte delle scuole. Coprifuoco anche per i bambini che raramente si vedono in giro. Nonostante questo Damasco sta assorbendo decine di migliaia di sfollati dal paese: se ne stimano 150 mila ospitati in edifici pubblici.Nel complesso, il conflitto siriano ha prodotto 3-4 milioni di profughi interni, gran parte dei quali vivono in casa di amici e parenti. A descrivere il grave stato di deterioramento di Damasco, e del Paese in generale, è il Presidente della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca, che si trova nella capitale siriana per definire con la Mezzaluna Rossa Siriana un’intesa per la gestione di due centri per rifugiati. In totale, la Cri dovrebbe farsi carico di circa 600 persone. “E’una goccia nel mare tenuto conto che ci troviamo di fronte ad un problema sociale serissimo” precisa Rocca che denuncia, in particolare, “l’ignavia della comunità internazionale” negli aiuti umanitari. E sollecita interventi urgenti e di sostegno alla popolazione gravemente sofferente.”E’ vero – osserva il Presidente della Cri – c’è un problema di risorse ma ci troviamo di fronte ad un’assenza di donatori. La mia sensazione è che la comunità internazionale è più presa a fornire un qualche tipo di supporto alle parti piuttosto che occuparsi di chi sta soffrendo, dà la priorità a strumenti di morte”. Per Rocca, “la situazione è destinata a deteriorarsi, l’economia è allo sbando, la disoccupazione è alle stelle, la gente è stremata. Le persone hanno difficoltà a comprarsi da mangiare”.Rocca ricorda il sacrificio dei volontari, 17 giovani vittime delle bombe nei due anni del conflitto, della Mezzaluna Rossa Siriana che hanno trovato la morte mentre andavano a soccorrere i feriti. Nelle prossime ore, il Presidente definirà l’intesa per la gestione dei due centri profughi; i volontari della Cri sosterranno psicologicamente le persone, forniranno loro pasti e vestiari (ANSA).