Alluvione Sardegna: centinaia gli evacuati. Cento volontari della Croce Rossa Italiana impegnati

immagine
foto Internazionale

Attiva la raccolta fondi CRI

Il bilancio dell’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio la Sardegna è provvisorio. Olbia, con buona parte della città sommersa dall’acqua, l’Ogliastra, l’Oristanese e il Medio Campidano sono le zone più colpite dalla perturbazione che ha seminato morti e distruzione. Circa cento i volontari della Croce Rossa che sono scesi in campo. Dalla mattina di ieri tutte le Sale Operative Provinciali sono allertate. Nella provincia di Oristano sono intervenuti 20 volontari tra Uras, paese in cui hanno assistito la popolazione evacuata dalle proprie case e portata nella palestra comunale, e Terralba, dove sono stati consegnati viveri e coperte. A Bosa tutto il Comitato Locale della CRI, che fa parte del Centro Operativo Comunale (COC), è in preallerta per l’esondazione del fiume Temo. Nella zona di Olbia, la Croce Rossa è intervenuta con 4 ambulanze e con gli Operatori Polivalenti di Salvataggio in Acqua (OPSA) per effettuare il soccorso della popolazione intrappolata dall’acqua.

  

immagine
@LaStampa.it

Altre due ambulanze e un furgone per viveri e materiali di soccorso sono stati adoperati a Nuoro e a Macomer. A Torpé i volontari hanno aiutato le famiglie a lasciare le proprie case e a spostarsi nel centro di accoglienza, allestito nella palestra comunale. Il Corpo Militare della CRI a Cagliari ha messo a disposizione 2 ambulanze HTC, 6 uomini più 15 per disponibilità immediata e 4 uomini a Nuoro, dove, in via precauzionale, è stata evacuata la parte bassa del paese al centro raccolta istituito la notte scorsa. E’ previsto un peggioramento meteorologico nel pomeriggio. C’è necessità urgente di acqua e cibo per la popolazione evacuata.Il Presidente Regionale della Croce Rossa Italiana della Sardegna, Francesco Gallistru, dice che in questo momento c’è uno stato di preallarme, perché si aspetta un peggioramento della situazione meteo. “Le sedi delle 5 sale operative provinciali e di quella regionale sono aperte e lo rimarranno per tutta la notte. Tutte le forze che la CRI ha a disposizione sono state messe in campo” sottolinea.Pina Polastri, presidente del Comitato Locale della CRI di Olbia, racconta: “Alcune strade ora sono percorribili, pur avendo ancora tracce di fango, ma ieri e stanotte è stato terribile. Ero nella sede della Croce Rossa e non potevo tornare a casa. C’erano due metri di acqua. Ho perso due macchine. Molte persone sono state tratte in salvo dai gommoni e c’erano ambulanze con equipaggi misti, da cui si buttavano in acqua operatori OPSA per raggiungere chi non poteva essere raggiunto in altro modo. Stiamo operando con metà dei volontari, perché molti hanno perso la casa, le auto, tutto. Un disastro. Anche se è nulla rispetto alle vite umane. Una volontaria che si è trovata davanti a una famiglia senza vita in una macchina, stamattina non riusciva ancora a parlare”. Polastri spiega che la Croce Rossa di Olbia è impiegata prevalentemente per l’attività sanitaria. Ci sono due ambulanze a disposizione del 118. Sono stati individuati 2 centri di accoglienza dal Comune. C’ è la disponibilità di un gruppo scout coordinato dalla CRI Locale.

  

immagine
@Ansa.it

La Croce Rossa Italiana ha attivato la raccolta fondi per l’emergenza in Sardegna. Le donazioni saranno utilizzate dalla CRI per sostenere gli interventi di soccorso e sopperire alle esigenze della popolazione colpita dall’alluvione.

      

Copy link
Powered by Social Snap