AIDS, secondo un rapporto della Federazione Internazionale le disuguaglianze alimentano l'epidemia di HIV in America Latina e nei Caraibi
L’epidemia di HIV in America Latina e nei Caraibi è alimentata da numerose disuguaglianze sociali ed economiche, esacerbate da alti livelli di stigma e discriminazione dei gruppi più vulnerabili, dalle differenze di genere e dall’omofobia. E’ quanto rende noto il rapporto della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa per la Giornata Mondiale dell’AIDS, il prossimo 1° Dicembre, presentato a Lima, in Perù, durante il 5° Forum su HIV e AIDS. Secondo il documento la maggior parte dei Paesi del Sudamerica e dei Caraibi sono colpiti da disuguaglianze sociali ed economiche che aggravano il divario sanitario tra le persone istruite e che possono permettersi cure mediche e quelle che invece vivono in condizioni precarie, con pochi servizi medici e un accesso limitato all’istruzione e alla prevenzione. “Capire le specificita locali dell’epidemia da HIV – spiega Julie Hoare, Coordinatrice dei programmi di sanità continentale e di HIV per l’America – è la chiave per riuscire a ridurre il livello di trasmissione. E’ vitale lavorare direttamente con le popolazioni più vulnerabili per provare ad evitare l’infezione”. Il rapporto della Federazione Internazionale, che sottolinea tra l’altro la necessità di mantenere alto il livello dei fondi destinati ai programmi per l’HIV, fornisce numerosi esempi di progetti contro l’HIV adattati dalle Società Nazionali di Croce Rossa per gruppi minoritari come gli indigeni in Colombia, Guatemala e Ecuador, o i giovani in Haiti, Giamaica e Argentina. Nel 2008, le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno aiutato con messaggi preventivi e supporto psicosociale diretto oltre 27.4 milioni di persone in ogni parte del mondo, di cui oltre 132.500 affette da HIV e 128.000 orfani da AIDS.
Leggi il Report (2.1 MB).Il Comunicato della Federazione (116 KB).