(Adnkronos) Haiti: a 3 anni dal terremoto è sempre emergenza, 350mila ancora nei campi. Croce Rossa Italiana è impegnata nella costruzione di 53 case nel quartiere di Lillavois a Port au Prince

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Foto di Tommaso Della Longa/ItRC

(Adnkronos) – Tre anni dopo il catastrofico terremoto che ha causato la morte di 217.300 persone e lasciato 2,1 milioni di persone senza casa, sono 350mila le persone che vivono ancora nei campi temporanei, in attesa di case permanenti.”Il terremoto a Haiti è stata una delle più complesse emergenze con cui abbiamo a che fare da lungo tempo”, afferma Alexandre Claudon, rappresentante per il Paese della Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa a Haiti. “Le persone potrebbero chiedersi perché ci sono ancora tanti individui rimasti senza casa ma la questione fondamentale è anche determinare a chi appartiene la terra su cui possiamo costruire e come i disoccupati possano pagarsi l’affitto. Tutto ciò – sottolinea Claudon in un approfondimento diffuso dal sito della Croce Rossa Italiana – rende il processo di ricostruzione seriamente complesso”.”Stiamo costruendo 53 case per altrettante famiglie – dice all’Adnkronos da Port au Prince la delegata per il ramo italiano  dell’organizzazione, Caterina Becorpi -. Abbiamo appena completato la decima, stimiamo di poter costruire il comprensorio, nel quartiere periferico di Lillavois, per fine anno”. Progettazione e finanziamento sono a cura della Cri, mentre la costruzione è in collaborazione con la locale missione dei padri Scalabriniani, che hanno organizzato una squadra con maestranze esclusivamente haitiane.  A partire dal terremoto del 10 Gennaio 2010, il numero di persone che vivono nei campi è diminuito da 1.5 milioni all’incirca a 350.000. Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno aiutato circa 40.000 famiglie  (approssimativamente 200.000 persone) a trovare dei luoghi più sicuri dove vivere, numero che costituisce più di un terzo di coloro che attualmente vivono dentro un’abitazione grazie alle agenzie umanitarie. Di queste 40.000 famiglie, più di 10.000 (circa 50.000 persone) hanno beneficiato di un innovativo programma di trasferimento condotto dal Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa che aiuta le persone a trovare luoghi più sicuri dove vivere tra gli esistenti luoghi in affitto. Claudon sottolinea inoltre che “durante la fase di risposta all’emergenza terremoto, i campi rappresentavano una necessità a breve termine per coloro che non sapevano dove vivere. Adesso abbiamo di gran lunga superato questo stage e continuiamo a fronteggiare immense sfide anche tre anni dopo”. Insieme all’aiuto nell’affitto, il programma include anche buoni per beni di prima necessità e varie opzioni di formazione che aiutino le famiglie ad assicurarsi un introito, rendendole capaci Di continuare a pagarsi gli oneri dell’affitto in modo indipendente.Per le abitazioni, Croce Rossa e Mezzaluna Rossa forniscono il loro supporto anche nella ricostruzione dei quartieri della capitale di Haiti, Port-au-Prince, migliorando la costruzione, l’igienizzazione e l’illuminazione al fine di fornire abitazioni più sicure. “Siamo impegnati a lavorare con il governo e altre agenzie per affrontare tale problema come una questione urgente – conclude Claudon-. Il  governo haitiano ha identificato 115 campi a rischio”.

  

  

             

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