Persone in Fuga
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Da porti ai centri di accoglienza, passando per i Safe Point – come idealmente collegati da un filo rosso – gli operatori e i volontari della CRI rivolgono costantemente la loro attenzione ai bisogni delle persone. Assistenza sanitaria, generi di conforto, supporto psicologico e tutela del diritto alla famiglia sono solo i principali servizi che la CRI garantisce ogni giorno ai migranti che approdano sulle nostre coste.Nei primi sei mesi dell’anno la Croce Rossa ha accolto 83.360 persone migranti nei porti di Sicilia, Calabria, Puglia, Sardegna e Campania, garantendo la presenza di oltre 500 operatori e volontari in 191 sbarchi.Da giugno a dicembre 2016 la CRI è stata impegnata anche in una missione umanitaria congiunta con MOAS (Migrant Offshore Aid Station) per la ricerca, il salvataggio e l’assistenza sanitaria in favore delle persone migranti nel Mar Mediterraneo.Attualmente, sul territorio italiano la Croce Rossa accoglie migranti in 94 strutture per una capienza totale di circa 9500 posti letto. In ogni struttura vengono garantiti vitto, alloggio, assistenza sanitaria e psicologica, supporto legale e corsi di italiano.
Per favorire una migliore inclusione sociale degli ospiti, i Comitati organizzano attività sportive, ludico-ricreative e provvedono, sempre in maggior numero, a formare le persone accolte con lezioni di primo soccorso.
Rimane attivo in 190 Paesi nel mondo il servizio RFL (Restoring Family Links). Si tratta di un’attività nata in tempo di guerra per cercare di ristabilire i legami familiari interrotti da un conflitto, ma che negli anni si è evoluta trovando applicazione anche in situazioni come quelle emerse con il fenomeno migratorio. La CRI ha portato il servizio direttamente sul molo, nei presidi umanitari e nei luoghi di transito (come Ventimiglia), grazie anche al Tracing Bus: una cabina telefonica a quattro ruote che ha viaggiato lungo tutto lo Stivale, permettendo a rifugiati, richiedenti asilo e persone migranti di ristabilire un collegamento con i propri familiari, usufruendo di una telefonata di tre minuti e del supporto di operatori e volontari della CRI.Nel 2016 è stato inoltre lanciato il progetto dei Safe Point con Catania e Trapani come capofila e oggi presente anche a Cagliari e Roma. Si tratta di help desk in cui i volontari offrono ascolto, assistenza e aiuto a tutti coloro che sono rimasti fuori dal sistema di accoglienza italiano e rischiano di non avere alcuna protezione. Nei prossimi mesi, è prevista l’apertura di altri sei “punti informativi”.
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