Concluso il XVIII convegno nazionale degli Ufficiali medici e del personale sanitario della Croce Rossa Italiana

 Giovedì 22 settembre a Verona l’inaugurazione del convegno degli Ufficiali medici e del personale sanitario della Croce Rossa Italiana

Domenica 25 settembre si è concluso a Verona il XVIII convegno nazionale degli Ufficiali medici e del personale sanitario della Croce Rossa Italiana, esteso ai professionisti del settore interessati alla medicina e chirurgia sul campo, che ha visto la partecipazione di oltre 200 iscritti fra congressisti, moderatori e relatori.L’inaugurazione giovedì 22 settembre con la cerimonia di apertura al Palazzo della Gran Guardia con i saluti di benvenuto da parte dell’Ispettore Nazionale del Corpo Militare Volontario CRI, il maggior generale Gabriele Lupini, i ringraziamenti alla città di Verona e ai convenuti. L’Ispettore Nazionale e presidente del convegno ha evidenziato che “Seppure il Corpo stia vivendo un periodo di cambiamento questo non porterà alla perdita delle grandi competenze e professionalità che caratterizzano da sempre l’agire del Corpo Militare. Quest’anno ricorre il 150° anniversario della sua fondazione ed è rilevante, in questo momento di ristrutturazione, l’entusiasmo che si registra per rilanciare con notevole impulso le peculiarità dello stesso”. Il generale Lupini ha ricordato altresì le principali attività nelle quali il Corpo è attualmente impiegato con proprio personale medico e infermieristico: in Afghanistan presso il Role 1 di Herat e ad Al Minhad negli Emirati Arabi Uniti; nell’Operazione Sophia (già missione EUNAVFOR MED) e nel progetto PASSIM (Primissima Assistenza Sanitaria nelle operazioni di Soccorso in Mare) sulle navi della Marina Militare, della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza; nel progetto SNA (scorta Nazionale Antidoti) e nell’attività DOB (Disinnesco Ordigni Bellici) su tutto il territorio nazionale. Sono seguiti i saluti dell’assessore comunale Alberto Bozza, in rappresentanza del Sindaco di Verona Flavio Tosi, che, ringraziando gli organizzatori per aver scelto la propria città come sede del congresso, ha voluto sottolineare l’importanza della presenza della Croce Rossa nelle emergenze umanitarie e del ruolo di supporto alle autorità pubbliche nelle situazioni di crisi.Nella sua allocuzione l’Ispettrice Nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie CRI, Sorella Monica Dialuce Gambino, ha posto l’accento sul fatto che seppur si stia vivendo un cambiamento, questo non dovrà in alcun modo far perdere la propria identità ma dovrà vedere tutti pronti e capaci all’adattamento. “Il Corpo Militare, che rappresenta lo zoccolo duro della CRI – ha detto l’Ispettrice Nazionale – avrà sempre il supporto delle Infermiere Volontarie”. Il successivo intervento ha visto l’Ammiraglio Enrico Mascia, Ispettore di Sanità della Marina Militare, sottolineare quanto sia importante difendere la professionalità degli uomini del Corpo Militare, attualmente impiegati sulle unità navali in ausilio ai sanitari della Marina, la cui preparazione è costantemente riconosciuta nelle varie operazioni che hanno visto e vedono il rispettivo personale lavorare all’unisono.E’ stato poi il momento dei ringraziamenti da parte del Presidente del Comitato CRI di Verona, Alessandro Ortombina, che nel suo discorso ha ricordato l’importanza dell’unità tra le componenti che contraddistinguono la Croce Rossa Italiana. Ha fatto seguito la lettura magistrale dal tema storico la “Preparazione e impiego di un medico di battaglione nella Grande Guerra” tenuta dal professor Maurizio Rippa Bonati, professore associato di Storia della Medicina all’Università di Padova.Il convegno ha visto la presenza di autorevoli relatori civili e militari, fra i quali rappresentanti delle Università degli Studi di Verona, Milano, Tor Vergata di Roma e Federico II di Napoli, Ufficiali medici dell’Esercito, dell’Aeronautica, della Marina Militare, medici, farmacisti, tecnici di laboratorio e personale infermieristico del Corpo Militare e del Corpo delle II.VV.La sicura riuscita e l’efficacia dell’evento formativo è scaturita dal livello scientifico delle relazioni che hanno suscitato grande interesse per i temi trattati rispecchiando organicità degli stessi in quanto correlati fra loro. Il suo fine è stato quello della preparazione, formazione e competenza delle risorse umane da impiegare in risposta alle emergenze.I temi trattati hanno spaziato dai trattamenti sanitari in emergenza (traumi di guerra e patologie correlate ai flussi migratori) alla responsabilità professionale nell’attività medico-chirurgica in emergenza sul campo, dai trattamenti sanitari in ambienti confinati (navi militari o da crociera) alle recenti esperienze internazionali del personale del Corpo (Unit Specialist) a bordo delle unità navali della Marina Militare in applicazione a quanto previsto dal Diritto Internazionale Umanitario. Nel primo pomeriggio di sabato 24 settembre, nella centrale piazza Bra, con una numerosa partecipazione di pubblico si è svolta l’esercitazione interattiva di soccorso su un “Major Incident” (un evento infausto con alto numero di vittime coinvolte) che ha visto il dispiegamento del 7° Nucleo Operativo di Pronto Impiego (unità di eccellenza del Corpo Militare Volontario CRI) con l’attiva partecipazione delle Infermiere Volontarie della Regione Veneto.  I lavori del convegno si sono conclusi domenica 25 settembre con la compilazione dei test di verifica da parte dei partecipanti ai fini del conseguimento dei crediti formativi ECM (Evoluzione Continua in Medicina) riconosciuti dall’Agenas pari a 14,5. 

  

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