Umanità, Unità e Volontarietà nell’esperienza di Sabrina ad Amatrice

Sabrina con la squadra SMTS durante gli scavi
Sabrina con la squadra SMTS durante gli scavi

Il racconto di una studentessa e Giovane CRI impegnata nell’emergenza del Centro Italia

Si può essere studenti ed anche volontari pronti ad agire in ogni circostanza: è il caso di Sabrina Cavo, Volontaria di Savona, che è arrivata ad Amatrice sin dalla sera del 24 Agosto per dare il proprio contributo, a seguito del sisma che ha colpito l’Italia centrale. Nella squadra SMTS da Gennaio 2016, dove il loro addestramento prevede di essere pronti a partire, qualunque emergenza si verifichi; Sabrina non ha esitato quando le è stato proposto di intervenire, nonostante gli impegni con lo studio ed i chilometri da percorrere per raggiungere la provincia di Rieti sin dalla Liguria.“Siamo arrivati ad Amatrice alle 23 circa, ci siamo fermati con i mezzi all’ ingresso basso del paese, lo abbiamo attraversato percorrendo quella che una volta era Via Roma. Passando tra le macerie al buio non ci si rendeva davvero conto della situazione catastrofica che avevamo davanti. Tra le prime macerie che ho visto ce ne erano alcune sporche di sangue che mi hanno catapultato subito nella realtà che ci si prospettava davanti” – Sabrina racconta così l’arrivo sul posto e le prime emozioni provate.Impiegata sin da subito nella ricerca dei dispersi, ha scavato sino al sorgere del sole tra le macerie con le mani e due piccole pale, unici mezzi avuti a disposizione, accompagnata dalla propria squadra e da quella della Lombardia. Nel racconto di Sabrina si susseguono tante immagini: il lavoro dei Volontari di Croce Rossa e delle altre associazioni all’unisono, il Posto di Comando Avanzato, la tensostruttura e il PMA, la distribuzione di acqua e viveri, il riposo presso il Comitato di Rieti, l’incontro con la psicologa; sono solo però un piccolo spiraglio di ciò che è stata l’esperienza di Sabrina e che tanti altri volontari stanno ora vivendo in quei luoghi che lasciano il segno.

 

Sabrina ad Amatrice
Sabrina ad Amatrice

Nonostante l’esperienza piena nel Volontariato, non trascura però lo studio e gli affetti, vivendo a 22 anni a pieni polmoni la propria età, vedendo l’essere giovani come possibilità di fare il maggior numero di esperienze possibili e cercare di sperimentare tutto ciò che la appassiona. L’invito di Sabrina è quello di seguire le proprie passioni, nonostante l’impegno e la fatica necessari, facendo del proprio stile di vitalo “Sperare sempre, arrendersi mai”.“Essere giovani è un valore aggiunto” – racconta – “in quanto siamo spugne, pronte ad apprendere tutto il necessario ed anzi incrementarlo con la nostra energia e voglia di fare. Punto a sfavore il fatto che spesso le persone a primo impatto pensano il giovane incompetente o comunque troppo giovane per le attività che svolge; sta al giovane in questo caso far ricredere i malpensanti con le proprie abilità e competenze”.Il racconto di Sabrina diventa così una storia di Umanità, vissuta tra le proprie mani e con gli occhi lucidi, il bagliore dell’Unità che ci contraddistingue in ogni occasione ed ancora la consapevolezza del Volontariato, cuore pulsante di un’Italia che aiuta e che torna a dare speranza dove la terra la fa tremare, anche con il coraggio e l’impegno dei giovani.

 

Categorie: GiovaniNews

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