Due Infermiere Volontarie CRI a lavoro nel PMA di Amatrice
Sono venticinque le Infermiere Volontarie CRI che stanno offrendo il loro supporto dalle prime luci dell’alba in tutta la vasta zona colpita dall’evento sismico che ha investito l’Italia centrale con epicentro nella provincia di Rieti. La grande ed immediata partecipazione delle Crocerossine è la dimostrazione che tutta l’Italia nei momenti di difficoltà sa adoperarsi al meglio, mostra il suo volto più bello, quello del volontariato specializzato. Nelle prossime ore e nei prossimi giorni, altre Sorelle partiranno per supportare le vittime, offrendo loro assistenza sanitaria e psicologica e dare il cambio a quelle già impiegate consentendo loro di rientrare, riprendere le loro occupazioni abituali, pronte per il prossimo turno.
Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin al PMA di Amatrice
Gli ultimia ggiornamenti ricevuti dalle Sorelle presenti al PMA di Amatrice riportano di medicazioni a ferite, sopratutto ai piedi. Queste persone, colpite dal terremoto nel cuore della notte, sono scappate scalze procurandosi lesioni; e poi molti interventi di supporto psicologico, principalmente la gestione di un notevole numero di attacchi di panico.In effetti si tratta di una tragedia di proporzioni enormi. La prima scossa si è avvertita alle 3:36. Numerosi i paesi rasi al suolo. Le località più colpite, Amatrice e Accumoli, Pescara del Tronto, Arquata del Tronto. Un’apocalisse di distruzione, di notte ed in piena estate.I soccorsi proseguiranno senza sosta insieme alla disperata ricerca di persone ancora vive; si scaverà ancora sotto le macerie, con ogni mezzo, anche con le mani: la priorità sarà quella di scavare; le scosse infatti si susseguono, la terra non ha mai smesso di tremare. Ogni notte sarà una notte decisamente lunga, anche per tutte le persone che stanno operando nei soccorsi, uomini e donne con divise diverse, arrivati immediatamente nei luoghi devastati dal terremoto.Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha espresso “profondo dolore per le vittime. Lavoriamo – ha spiegato recandosi nel PMA dove operano le Sorelle – per dare il nostro contributo al coordinamento dei soccorsi”.