Nuova tragedia nelle acque Siciliane – Le Infermiere Volontarie CRI in supporto per le operazioni di primo soccorso e assistenza
Fiori per le vittime dell’ultima tragedia in mare
Ieri, 22 Luglio 2016, è arrivato un gommone con a bordo un ingente numero di migranti che, per cause ancora da chiarire, ha incominciato a imbarcare una miscela di acqua e carburante, generando il panico e mietendo le prime vittime tra gli imbarcati.209 i sopravvissuti alla tragedia, 50 sono i minori di cui 45 non accompagnati dai genitori. 22 le vittime, tra cui 21 donne.Tutti sono stati trasportati al porto di Trapani, molo Ronciglio, dall’imbarcazione Aquarius in collaborazione con Medici Senza Frontiere.I sopravvissuti sono arrivati in uno stato confusionale e con delle lievi ferite. “Le vittime – raccontano tra le lacrime –sono morte soffocate nella ressa scoppiata quando uno dei due gommoni ha iniziato a imbarcare acqua mista a benzina”.Molti di loro hanno trascorso diverse ore accanto ai cadaveri.
Viene reso omaggio agli uomini e le donne recuperati in mare porgendo una rosa accanto ai loro corpi.
Le Infermiere Volontarie CRI, insieme ai volontari della Croce Rossa hanno contribuito per tutta la mattinata alle operazioni di sbarco e di assistenza infermieristica, garantendo supporto psicologico ai migranti e naturalmente, collaborando alla distribuzione dei viveri e dei generi di prima necessità.Ad accogliere le salme, in una città provata dal dolore e velata di tristezza, i vertici del Comitato di Trapani, il Presidente Dott. Salvatore Mazzeo e l’Ispettrice del Corpo delle Infermiere Volontarie CRI, Sorella Rosanna Semplice.Seguono in questi giorni gli sbarchi nelle sedi portuali della Regione, da Messina a Porto Empedocle, da Augusta a Palermo, prosegue incessante e senza sosta il lavoro dei Volontari della Croce Rossa Siciliana in sinergica collaborazione con l’impegno delle Infermiere Volontarie impiegate come RSP a bordo delle Unità Navali.