Emergenza Siria 2014

Tre anni di crisi, il conflitto e le conseguenze nei paesi circostanti la Siria hanno reso la crisi siriana tra le maggiori catastrofi umanitarie attualmente esistenti. La situazione è sempre più grave anche a causa delle continue difficoltà di accesso dei soccorsi ai quali viene impedito di portare aiuto ai feriti, allontanarli dalle aree di combattimento e recuperare i cadaveri. La situazione resta difficile in molte parti del Paese, le necessità sono enormi. L’intensificarsi dei combattimenti tra le forze governative ed i gruppi armati di opposizione hanno portato ad un incremento del numero delle vittime soprattutto tra i civili e le persone che non prendono parte alle ostilità.

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Secondo la stima fatta dalla Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) dall’inizio del 2014 sono 800 mila le persone sfollate in tutto il paese, 9.500 al giorno – circa una famiglia ogni 60 secondi – mezzo milione di persone solo ad Aleppo.Sono state colpite dal conflitto 10 milioni di persone in varie forme, 7 milioni sono i siriani sfollati e moltissimi i bisognosi di assistenza umanitaria di questi 2.990.000 sono bambini. Inoltre, il numero dei rifugiati diretti verso la Giordania, l’Iraq, il Libano, l’Egitto e la Turchia è aumentato notevolmente raggiungendo i 2.700.000 (tre quarti sono donne e bambini)*. Dal 15 marzo 2011 hanno perso la vita 162.402 persone di cui 80.836 civili tra i quali 8.607 bambini e 5.586 donne*, da luglio 2012 si contano in media 5.000 morti ogni mese. I bambini colpiti dal conflitto sono 4.299.620 di cui 1.429.890 sono quelli fuggiti in Libano, Giordania, Iraq, Turchia ed Egitto*. I soccorsi da parte della Mezzaluna Rossa Araba Siriana (SARC) sono molto difficoltosi nonostante ciò, i volontari e il personale della Mezzaluna Siriana continuano nella loro missione impegnandosi nel tentativo di raggiungere anche le zone più remote della Siria, spesso a rischio della propria vita. Dall’inizio del conflitto 37 tra volontari e operatori della Mezzaluna Rossa Siriana e sette della Mezzaluna Rossa Palestinese hanno perso la vita durante le attività di soccorso.Il dialogo stringente, instaurato negli ultimi mesi con le autorità e l’opposizione dal Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) e dalla Mezzaluna Rossa Araba Siriana, ha permesso ai volontari della SARC di raggiungere le zone più colpite dal conflitto, Aleppo, Homs, Hama, Deir Ezzor e la zona rurale di Damasco. La Croce Rossa Italiana, dal mese di marzo 2012, ha avviato una campagna di raccolta di fondi per finanziare programmi di soccorso da realizzare in partenariato con la Mezzaluna Rossa Siriana e il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Nel novembre 2012 sono stati consegnati 350mila euro, dei quali 250mila donati direttamente alla Consorella siriana e 100mila impiegati nel fondo d’emergenza della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, con lo scopo di contribuire all’assistenza dei profughi e degli sfollati.L’11 marzo 2014 la Croce Rossa Italiana ha inviato alla Croce Rossa Libanese aiuti umanitari per l’assistenza alle popolazioni siriane accolte in Libano. Con il supporto dell’Aeronautica e il contributo del Ministero degli Esteri, che ha messo a disposizione un velivolo, sono stati trasferiti a Beirut aiuti consistenti prevalentemente in capi di abbigliamento primaverile ed estivo per uomini, donne e bambini.*Fonte: Rapporto Unicef “Emergenza Siria” del 4 giugno 2014.*Fonte: Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) dati aggiornati a giugno 2014.*Fonte: Rapporto Unicef “Emergenza Siria” del 4 giugno 2014.

 

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