Il maresciallo capo Tauro Coccia ci ha lasciato

Il maresciallo capo Tauro Coccia ci ha lasciato

Il 18 marzo, presso il Policlinico Militare di Roma “Celio”, è venuto a mancare il maresciallo capo CRI Tauro Coccia.Nato a Roma il 2 giugno 1959, conseguì dapprima il diploma di geometra e nel gennaio 2011 il diploma di laurea in Scienze Infermieristiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.Prestò il servizio di leva nell’Aeronautica Militare, in qualità di 1° Aviere. Dopo aver presentato domanda di iscrizione nel Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, fu nominato caporal maggiore il 3 gennaio 1990 nei ruoli del personale di assistenza presso il IX Centro di Mobilitazione di Roma. Il 1 gennaio 2000  è stato promosso al grado di maresciallo capo.Svolgeva servizio presso l’Ufficio Sanitario dell’Ispettorato Nazionale del Corpo Militare e, oltre alle mansioni infermieristiche, ha ricoperto l’incarico di Segretario del Collegio Medico del IX Centro di Mobilitazione della Croce Rossa Italiana.Dopo aver frequentato il 1° corso informativo (aprile/maggio 1996), il 5° corso di qualificazione (giugno 1997), il 12° corso (luglio 1997) e il 13° corso nazionale di formazione per gli istruttori in Diritto Internazionale Umanitario (luglio 1997), ha ricoperto numerosi incarichi organizzativi nell’ambito della Commissione DIU.Oltre ad aver partecipato alle emergenze di Protezione Civile a seguito di eventi calamitosi verificatisi in Italia dal 1990 al 2103, ha effettuato missioni operative a Zenica (Bosnia) 1995 e 1996, Zara (Croazia) 1996, Kukes (Albania) 1999, Pec (Kosovo) 2003, Tallil (Iraq) marzo-maggio 2003, luglio-settembre 2003, marzo-maggio 2004, febbraio-aprile 2005, Herat (Afghanistan) febbraio-aprile 2012 e Al Bateen (Emirati Arabi Uniti) ottobre-dicembre 2012.   Il maresciallo Coccia è stato decorato con i diplomi di benemerenza con medaglie per l’opera e l’impegno svolto nell’emergenza sismica che colpì le regioni dell’Umbria e delle Marche (3.07.1998), per l’opera e l’impegno prestati in favore dei profughi albanesi (5.02.1999), per l’emergenza che nell’anno 2000 colpì le regioni dell’Italia settentrionale (30.04.2003), per l’emergenza sismica del 2008 nelle province di Campobasso e Foggia (25.09.2008), con la medaglia commemorativa per pubbliche calamità (12.04.1999), con le croci commemorative per le missioni di pace nell’ex Jugoslavia (2.07.1999), in Bosnia (2.07.1999), in Macedonia-Albania (18.09.2001), in Kosovo (4.10.2006) e in Iraq (20.05.2009), con la medaglia commemorativa per il soccorso e l’assistenza prestati nell’ambito dell’Operazione Arcolaleno (19.04.2002), con la medaglia di bronzo al merito della Croce Rossa Italiana (3.10.2006) e con la croce d’argento per 15 anni di anzianità di servizio (17.02.2011). Inoltre, gli sono stati tributati sette elogi e un encomio solenne. I funerali si svolgeranno mercoledì 19 marzo, alle ore 11.30, presso la Cappella del Policlinico Militare di Roma “Celio” dove sarà allestita anche la camera ardente aperta il 18 marzo fino alle ore 18.00 e il 19 marzo dalle ore 08.00 alle 10.00. 

  

 

  

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