Il Corpo Militare a Redipuglia il 20 settembre 2014 per commemorare i caduti della CRI nella Grande Guerra

Si è tenuta sabato 20 settembre presso il Sacrario Militare di Redipuglia la cerimonia di onore ai caduti della Croce Rossa Italiana nel corso della I Guerra Mondiale. Il conflitto impegnò la Croce Rossa Italiana in uno sforzo umano ed organizzativo ingente. Vennero mobilitati 31.008 uomini tra i quali 2.539 ufficiali medici, 318 ufficiali farmacisti, 630 ufficiali d’amministrazione, 349 cappellani, 14.650 tra sottufficiali e militi oltre alle Infermiere Volontarie ed a 4.122 civili. Le perdite furono dolorose, ammontando a 442 uomini oltre a 43 Infermiere Volontarie. La cerimonia è stata dedicata al loro sacrificio. A rendere gli onori la Bandiera nazionale del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, la Banda del VIII Centro di Mobilitazione di Firenze, tre plotoni di militari CRI provenienti da tutti i Centri di Mobilitazione, un plotone del reggimento Piemonte Cavalleria e un plotone di Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana.Ad accogliere il Prefetto della Provincia di Gorizia, Vittorio Zappalorto, l’Ispettore Nazionale del Corpo Militare CRI Magg. Gen. Gabriele Lupini. Nel corso della cerimonia Mons. Angelo Frigerio, Vicario Generale dell’Ordinariato Militare per l’Italia ha celebrato  una funzione religiosa di suffragio, coadiuvato da don Sigismondo Schiavone, cappellano del Sacrario di Redipuglia. Proprio Mons. Frigerio ha dedicato commosse parole al ricordo dei caduti. Una vita senza ricordo, ha detto il Vicario Generale, è una vita inutile, bisogna anzi ricordare le persone che hanno donato la propria vita perché potessimo goderne i frutti attraverso questa Società, vite stroncate per consentire a noi di vivere la nostra quotidianità. Monsignor Frigerio ha chiesto anche di pregare per la Croce Rossa Italiana, per il servizio che svolge e per il suo futuro; anche lui oggi è vicino alla Croce Rossa che vive un’esperienza di passaggio. “Noi credenti – ha detto – chiediamo un aiuto al Signore perché quest’esperienza possa trovare i giusti spazi”. L’alto prelato ha poi espresso il cordoglio suo e di tutto l’Ordinariato Militare per la tragica recente scomparsa di Sorella Antonietta Pasqualini. L’Ispettore Nazionale del Corpo Militare, Magg. Gen. Gabriele Lupini, ha ricordato che la deposizione della corona  di alloro in questo sterminato santuario d’eroi rappresenta un doveroso omaggio alla memoria di chi ha dato la propria vita, simbolo nella difesa della Patria. “I nostri caduti – ha detto il Gen. Lupini – sono Eroi tra gli Eroi, che andarono in guerra per volontà e non per obbligo e che, con il loro lavoro, fecero dimostrazione di silenzioso ed operoso attaccamento alla fedeltà ed alla solidarietà. Solo così ne onoriamo la memoria, solo così saremo degni figli della nostra grande Patria”. 

  

 

  

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