Il Corpo Militare partecipa all’Operazione Mare Nostrum
Su richiesta del Comando in Capo della Squadra Navale della Marina Militare (CINCNAV), dal 21 giugno personale del Corpo Militare CRI concorre all’Operazione Mare Nostrum autorizzato dal Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana.In funzione dei fabbisogni prospettati nell’ultima riunione di coordinamento presso CINCNAV, il contributo del Corpo prevede l’utilizzo dei seguenti assetti da impiegare sui vari vettori navali schierati nel Mediterraneo: un team sanitario composto da 2/4 medici e 4/8 infermieri, personale per il supporto organizzativo e logistico, una tenda e una barella di biocontenimento con relativo operatore. All’operazione partecipano medici, nelle varie specializzazioni, infermieri professionali, operatori NBCR istruiti per la gestione di tende e barelle di biocontenimento e personale logistico amministrativo di supporto.L’operazione militare e umanitaria nel Mar Mediterraneo meridionale denominata Mare Nostrum è stata avviata per fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria nello Stretto di Sicilia, dovuto all’eccezionale afflusso di migranti e ha il duplice scopo di garantire la salvaguardia della vita in mare e assicurare alla giustizia tutti coloro che lucrano sul traffico illegale di migranti.Tale dispositivo vede impiegato il personale e i mezzi navali ed aerei della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dei Carabinieri, dei Corpi della CRI ausiliari delle Forze Armate, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto nonché del personale del Ministero dell’Interno – Polizia di Stato imbarcato sulle Unità della Marina Militare e di tutti i Corpi dello Stato che, a vario titolo, concorrono al controllo dei flussi migratori via mare.Il contributo del Corpo militare consente di accentuare l’opera di rafforzamento del dispositivo di sorveglianza sanitaria nei confronti di potenziali rischi infettivi connessi ai flussi migratori voluto il Ministero della Salute per rispondere in maniera efficace all’incremento numerico delle persone da controllare.Per il rafforzamento del dispositivo di sorveglianza sanitaria è stato quindi attivato personale, che sarà stabilmente a bordo delle unità navali che partecipano all’operazione al fine di effettuare le operazioni di controllo sanitario già prima che i migranti arrivino nei porti italiani utilizzando il lasso di tempo che intercorre tra il recupero e l’arrivo in porto, contribuendo ad elevare il livello di tutela dei cittadini residenti nel nostro Paese e quella dei migranti stessi.
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