Celebrazione del 2 giugno 2014 alla Caserma Pierantoni
Dopo la conclusione della parata militare ai Fori Imperiali, il Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, avvocato Francesco Rocca, ha salutato e ringraziato i reparti partecipanti alla sfilata presso la Caserma “Luigi Pierantoni”, ricevuto dall’Ispettore Nazionale del Corpo Militare, maggior generale Gabriele Lupini e dall’Ispettrice Nazionale delle Infermiere Volontarie, Sorella Mila Brachetti Peretti.Presenti alla cerimonia il Cappellano Capo del Corpo Militare, monsignor Marco Malizia, il presidente e una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Militari CRI (ANMCRI), ufficiali e sottufficiali del Corpo in servizio e in congedo e i loro familiari.Nel corso della breve ma intensa cerimonia, dopo gli onori resi alla Bandiera nazionale del Corpo Militare, alla Bandiera nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie e al vessillo della Croce Rossa, ha preso la parola l’Ispettore Nazionale che, rivolto ai reparti schierati, ha tenuto a precisare: “Abbiamo voluto, anche questo anno, incontrarci nella nostra Caserma con tutti gli appartenenti alla C.R.I., dopol’esemplare rappresentazione in via dei Fori Imperiali, nella quale ogni componente ha saputo esprimere al meglio,con la propria identità ma all’unisono, lospirito di solidarietà e unità nazionale che ci guida e che costituisce la miglior garanzia in tempi così difficili e anche dolorosi. Grazie volontari e volontarie,militari provenienti da tutta Italia chevi siete preparati con impegno e passione per rappresentare con orgoglio l’Associazione. Negli ultimi anni avete saputo mantener fermi i valori che in 150 anni hanno garantito la vostra esistenza attraversando la storia del Paese, le più gravi situazioni di crisi, non esclusi i conflitti bellici. Confidiamo sempre in interventi che possano apportare i giusti correttivi a quanto programmato, per far si che, ancora per molti anni si possa continuare ad operare in una dimensione pubblica in ausiliarietà ai pubblici poteri, in una dimensione innovata ma non snaturata come affermato esattamente l’anno scorso dall’attuale Ministro della Difesa, proprio in questo giorno e in questa Caserma, ricordando che riorganizzare non significa sopprimere…”.E’ seguito poi l’intervento del Presidente Nazionale CRI Francesco Rocca, che ha ribadito: “Oggi è una giornata speciale perché festeggiamo la festa della nostra Repubblica. Avete appena sfilato sotto la tribuna presidenziale dove era presente il Capo dello Stato che ha ricordato a tutti noi il giuramento e l’obbligo di fedeltà ai valori costituzionali. Quest’anno festeggiamo i 150 anni di costituzione della Croce Rossa e lo facciamo con quell’animo turbato che ha evidenziato poco prima l’Ispettore Nazionale. Tante sono le sfide che la Croce Rossa deve affrontare, tante sono le nuove vulnerabilità che il nostro Ente deve saper cogliere, adattarsi e saper rispondere ai nuovi bisogni, alle nuove povertà, ai nuovi modelli di conflitto armato che si pongono davanti a noi come sfida. Non si può rimanere statici; conservare i valori etici e custodire la tradizione non significa non saper guardare al cambiamento. Oggi stiamo portando all’attenzione delle Istituzioni questo 178, affinché venga corretto, perché non vogliamo che venga stravolta la tradizione del Corpo Militare che è un patrimonio logistico del Paese. Questo lo dobbiamo anche per onorare le persone che ci hanno lasciato, per coloro che si sono sacrificati e hanno vissuto per donare la propria vita all’emblema di Croce Rossa. Oggi onoreremo uno di noi, lo faremo consegnando la più alta onorificenza della nostra Associazione alla sua famiglia. E’ anche con questo spirito che dobbiamo pensare all’unità, non all’egoismo di ciascuna realtà componentistica, ma ad un insieme che si sappia integrare rispettando prerogative, identità e tradizioni. Buona festa della Repubblica a tutti”.Dopo i discorsi ufficiali, è stata conferita la Medaglia d’Oro al merito della Croce Rossa Italiana “alla memoria” al Maresciallo Capo CRI Tauro Coccia con la seguente motivazione: “Sottufficiale CRI, dottore in scienze infermieristiche, che nell’arco della sua carriera è stato protagonista di innumerevoli interventi di soccorso alla popolazione civile in Patria come all’estero dapprima nelle unità di emergenza della C.R.I. e poi nei servizi C.R.I. ausiliari delle FF.AA., in diversi teatri operativi tra cui da ultimi ex Jugoslavia, Albania, Kosovo, Iraq, Afghanistan ed Emirati Arabi Uniti. Costantemente animato da innati senso del dovere e della disciplina ha evidenziato un non comune spirito di servizio, dimostrando di voler proseguire la sua opera fino all’ultimo dei suoi giorni durante i quali benché segnato dalla sofferenza non lesinava le esigue energie disponibili per interessarsi alla definizione dei lavori precedentemente iniziati affinché gli stessi fossero efficacemente ultimati nel superiore interesse dell’Istituzione anteponendo quindi l’importanza del servizio alle proprie esigenze personali”.