Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un Vertice Regionale dei Giovani CRI

Matteo Cavallo
Matteo Cavallo

Riceviamo e volentieri pubblichiamo quanto segue.Cari colleghi e colleghe,avete ricevuto ieri notizia dell’avvenuta pubblicazione di un’importante ordinanza del Commissario Straordinario che inizia il processo di scioglimento delle Componenti.Dobbiamo salutare questo momento con soddisfazione: abbiamo chiesto e dobbiamo auspicare il superamento di una struttura di gestione della nostra Società Nazionale fondata sulle Componenti, dobbiamo andare oltre.http://cri.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15203Ho iniziato ad avere sempre più familiarità con questa importante innovazione fin dal gennaio 2010, quando partecipai insieme a tutti i vertici provinciali e regionali e con il Consiglio Esecutivo all’incontro di Castelnuovo di Porto (RM); ebbi il privilegio di far parte della drafting commission e per questo ricordo bene cosa scrivemmo nel documento di impegno conclusivo:La gestione del cambiamento non può prescindere dalla risoluzione di alcune questioni di fondamentale rilevanza, legate al superamento della struttura attuale delle Componenti Volontaristiche per pervenire ad un unico livello di governance, nonché una riflessione su altri importanti aspetti, quali la natura giuridica, la struttura organizzativa ed il codice di condotta di soci e dipendenti.Da quel momento in avanti abbiamo iniziato a maturare l’idea che per il bene della nostra Società Nazionale e dei Soci si dovesse pervenire ad un’organizzazione del volontariato fondata su Comitati gestiti da una governance unica, senza l’interposizione di strutture gestionali e organizzative, quali le Componenti.Non voglio dilungarmi nel descrivere i passaggi che hanno portato a questo fondamentale momento di rottura con il passato; lasciatemi soltanto dire che per cambiare la nostra Società Nazionale ci sono state molte occasioni, purtroppo mi sarei aspettato una transizione più consapevole e matura, perché dobbiamo constatare come ancora oggi ci siano molti “nostalgici” della struttura a Componenti, motivati non tanto dall’esigenza di tutelare un modo d’essere del volontariato, preoccupazione assolutamente condivisibile, ma spinti da logiche di potere. E nella divisione e contrapposizione della Componenti chi ha voluto fondare il proprio potere personale ha potuto trovare conferma di quanto applicavano già i Romani con la strategia del divide et impera, una tecnica fondata sulla divisione per il controllo dell’egemonia.Quando descrivo il pericolo di una recrudescenza della logica delle Componenti, e ancora ripeto non dell’esigenza di voler proporre e in qualche modo tutelare una forma di volontariato diverso da quello della presunta maggioranza dei soci, parlo di una situazione che riguarda tutti; i Giovani C.R.I. non sono immuni.Si susseguiranno nei prossimi giorni e nei prossimi mesi importanti e rapidi cambiamenti.Abbiamo un dovere da compiere: garantire che si possa transitare velocemente e senza intoppi verso il riordino tanto atteso.L’O.C. 552/12 si pone nell’ottica di trasferire la gestione dei soci ai Comitati; un passaggio fondamentale, necessario, moderno. A cui è importante collaborare da subito: i Vertici di Gruppo devono trasferire i fascicoli di ciascun socio all’Ufficio Soci dei Comitati. Finalmente avremo una struttura unica, l’Ufficio Soci, a cui demandare la gestione della documentazione dei volontari, nel rispetto delle normative, ma anche nell’ottica di una visione comune: non sentiremo più espressioni quali “i miei volontari” oppure “i vostri Pionieri”, il “nostro tesseramento” e simili.Devono esistere, come è ragionevole che sia, i Soci della Croce Rossa, non di una Componente.Vi sono situazioni problematiche a cui non è stato possibile porre rimedio nemmeno con lungimiranti tentativi, condotti anche nella nostra Regione, di rendere le attività a gestione “unitaria” in tutti i Comitati, sfruttando ad esempio le macrocategorie degli Obiettivi Strategici. Parlo del fatto che in molti Comitati, per non dire nella totalità di essi, le Componenti abbiano in carico la gestione di attività e del personale per lo svolgimento dei servizi.A voler essere pignoli, i Regolamenti attuali prevedevano la necessità di informazione ed autorizzazione di ogni attività e servizio da parte del Presidente/Commissario, con il Vertice di Gruppo interposto tra i “suoi” e il Comitato. Per comprendere nel dettaglio quali siano i confini del ruolo e delle attribuzioni, anche operative, di Gruppi ed Ispettorati, l’ordinanza richiede ai Vertici Nazionali di stilare un elenco di attività, procedure ed incombenze gestite dalle Componenti.Vi invito ad esamire la situazione con i vostri Comitati e a farmi pervenire vostre indicazioni in merito; è importante che ci si confronti senza paura del futuro e senza gli schemi del passato. Parliamo nei Comitati e comprendiamo come poter organizzare il servizio, i volontari, le attività, la formazione di domani. Senza vincitori e vinti, senza attività primarie e attività reiette, ma soltanto nell’ottica di fondare le basi per una nuova struttura.E per quanto concerne la gioventù di Croce Rossa, vi supplico di guardare al futuro senza essere offuscati dalla visione per Componenti. Non è mia intenzione affrontare ora il tema dei giovani all’interno della Società Nazionale. Vi invito a comprendere come si possa, in questa fase di transizione, non annientare il valore del volontariato giovanile, senza però rimarcare la specificità della Componente. Impariamo a pensare e a lavorare come se i Pionieri non esistessero più come struttura.Lo abbiamo chiesto fin dal 2010, non vedo perché avere timore ora.Ma non cadiamo nell’errore di mostrare arroganza. La gioventù di Croce Rossa merita una struttura adeguata alle indicazioni del Movimento Internazionale, della Youth Policy, in armonia con la nuova Società Nazionale che si dovrà costruire.Parliamo di questi temi nei Comitati, interroghiamo i futuri candidati al ruolo di Presidente, proponiamo soluzioni, usando l’intelligenza e l’umiltà di riconoscere che il cambiamento richiede il contributo di tutti, nessuno escluso.Non dobbiamo avere paura. Dobbiamo cambiare e sollecitare il cambiamento. Adesso, non è più tempo di attendere.Un caro saluto a tutti.

 

Matteo CavalloIspettore Regionale Giovani C.R.I. del Piemonte

Categorie: GiovaniNews

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