Presentato il primo Rapporto delle Nazioni unite sul Volontariato

Locandina rapporto sul volontariato
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Se venissero contati come popolazione residente in un ipotetico paese, si piazzerebbero al nono posto nella classifica mondiale dopo la Russia e prima della Nigeria, con circa 140 milioni di persone. Ma è solo un dato parziale: “C’è bisogno che ogni paese incarichi una struttura, magari già esistente, di raccogliere dati sul numero di volontari e il loro apporto in termini di ore di lavoro”Il primo Rapporto sullo stato del Volontariato nel Mondo è stato lanciato il 5 dicembre 2011 durante la 66esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di New York e in oltre 80 paesi in tutto il mondo. Il Rapporto promuove una migliore comprensione del fenomeno del volontariato, ne dimostra il carattere universale, ne descrive le dimensioni e gli obiettivi e ne individua le più recenti dinamiche. Stimolando nuove riflessioni sul tema del volontariato, il Rapporto sullo Stato del Volontariato nel Mondo offre une visione alternativa di una società migliore.Il rapporto dimostra che il volontariato permea ogni aspetto della vita e di ogni cultura. Molti servizi pubblici forniti in tutto il mondo si basano sulla cooperazione dei volontari. Anche l’impegno del settore privato nel volontariato è cresciuto costantemente dalla metà degli anni novanta. Inoltre il volontariato non è solo appannaggio di coloro che godono di redditi e di livelli di educazione più elevati: il volontariato è diffuso anche tra coloro che vivono in povertà. Uomini e donne contribuiscono ad attività di volontariato approssimativamente per un ammontare di ore equivalente. Mentre sta diminuendo la partecipazione dei giovani nelle organizzazioni formali, sembra affermarsi una forma meno strutturata di impegno, come nel caso del volontariato online.Il cliché secondo il quale i giovani non svolgono attività di volontariato è fuorviante. L’impegno civile resta forte. Si sta verificando uno spostamento verso contesti meno formalizzati, come l’attivismo politico e sociale, che offrono opportunità di impegno non gerarchizzate.Il rapporto sostiene, inoltre, che un numero rilevante di divergenze concettuali e luoghi comuni limita la piena comprensione dei valori e della natura universale del volontariato. Il rapporto è integralmente scaricabile dal sito web http://www.unv.org/en/swvr2011.html

 

Categorie: GiovaniNews

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