PIOnews, il Direttore Responsabile racconta….
Cari redattori e referenti regionali di Pionews, conoscere alcuni di voi, in questo fine settimana, mi ha consentito di dare dei volti e dei nomi a questa nuova avventura. Era un passaggio imprescindibile, che mi ha dato una forte carica e voglia di fare. Era un passaggio imprescindibile perché la Croce Rossa è fatta di persone, ed esiste solo laddove qualcuno decide di mettere la propria umanità a disposizione degli altri, per alleviare e prevenire le sofferenze umane senza alcuna distinzione, in modo neutrale, indipendente e disinteressato, nell’ambito di un’organizzazione unita e universale che si riconosce nell’esperienza e nello spirito di Henry Dunant. Non si tratta, evidentemente, del solo atto di prestare gratuitamente la propria professionalità o le proprie abilità. E incontrandovi ho conosciuto, appunto, le persone che stanno dietro a Pionews, percependo quello spirito, quella voglia di fare e di condividere un’esperienza. Sì, ma PIOnews che c’entra con le sofferenze umane? Domanda sbagliata. Se non c’entrasse non sarebbe un’attività di Croce Rossa. Questo aspetto deve essere ben chiaro a tutti. Pionews è uno strumento di azione dei Giovani della Croce Rossa Italiana. Non è un giornale che racconta semplicemente cosa fanno. Pionews persegue obbiettivi molto delicati e importanti. In primis ha una “missione” interna, quella di contribuire a formare e coltivare un’identità collettiva condivisa, da Aosta a Lampedusa, basata sui valori del Movimento Internazionale e dei Giovani di Croce Rossa. Senza questo collante, senza aver chiaro “chi siamo e dove andiamo”, non potrebbero esistere nemmeno le attività di Croce Rossa. Ha il compito poi di consentire uno scambio di esperienze tra i gruppi di tutta Italia. Raccontare bene un’attività riuscita, significa mettere a disposizione di tutti uno strumento che consente, appunto, di alleviare le sofferenze di qualcuno, magari dall’altra parte del Paese. Raccontare bene un’attività riuscita significa dare vita propria a quell’attività. Se le esperienze positive rimangono nei gruppi, non abbiamo fatto Croce Rossa. Raccontare bene un’attività riuscita significa perciò alleviare le sofferenze umane. Per questo chiedo uno sforzo ai referenti regionali, sulla base di questa grande responsabilità che hanno. PIOnews ha anche una missione esterna, quella di presentare il Movimento a chi non lo conosce. E non è una cosa da poco… non si tratta di fare Pubbliche Relazioni, ma di mobilitare il potere dell’umanità, e di dare ad altri giovani l’opportunità di fare un’esperienza di Croce Rossa. La nostra società nazionale, come saprete, sta vivendo un passaggio delicatissimo. I cambiamenti portano certamente stimoli a migliorare, ma, a volte, possono anche cancellare esperienze che invece fanno parte del patrimonio da cui attingere per progettare il futuro. PIOnews ha anche la missione di fotografare l’associazione e conservare una memoria storica di quel patrimonio, da regalare a chi verrà dopo di noi. E non è cosa da poco, per una componente Giovane che, per definizione, ha un ricambio rapido, rischiando di dover continuamente ricominciare da capo. E’ una bella responsabilità ma anche una bella sfida, che vinceremo soltanto se sapremo “attivare” le grandi risorse che esistono dentro la nostra associazione. Quando vi troverete di notte, stanchi e pieni di preoccupazioni personali, a dover correggere una bozza perché la scadenza si avvicina… e quando avrete la sensazione che questo impegno che avete preso è solo un peso, un pensiero in più, o un lavoro gratis… ricordatevi che state facendo Croce Rossa, che il vostro lavoro serve per dare le gambe alla più grande organizzazione umanitaria del mondo, che senza il lavoro dei volontari rimarrebbe “solo” una grande idea. Insomma ricordatevi che state lavorando per alleviare le sofferenze umane, e non solo per scrivere un giornale. Un abbraccio, Filippo Bargelli Direttore Responsabile di PIOnews 20/10/09