“Cercate la competenza, la conoscenza e, sopratutto, l'amore per il nostro emblema”

Alessio Degioannis
Alessio Degioannis

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera seguente.Amicie amiche, come sapete il cambiamento storico della nostra Associazione è imminente. La riformagià avviata, con aspetti positivi e negativi, era ormai inevitabile. Non bisogna aver paura di cambiare, se la novità può portare un miglioramento. Non è più il momento di discutere come e perché siamo arrivati a questa situazione,ma è ora di rimboccarsi le maniche affinché non succeda nuovamente.Duecose, sopra le altre, voglio ricordare.Primadi tutto, la tanto sperata unificazione delle componenti è quasi una realtà.Non ci saranno più differenze formali tra i volontari, ma solo differenzed’idee tra i soci (persone) come in tutte le società civili. Differenti ideeper le quali discuteremo e litigheremo, ma solo per costruire un’Associazionemigliore di prima. Non esisteranno più attività di una componente, ma attivitàdella Croce Rossa Italiana.Insecondo luogo, le elezioni, elemento fondamentale in una democrazia. Nelleprossime settimane anche noi saremo chiamati a scegliere i Presidenti deiComitati. Guardatevi attorno, osservate i problemi del vostro territorio,ascoltate gli altri volontari e cercate chi, tra i candidati, crede davvero nelMovimento, nei suoi principi e nel futuro che dovremo affrontare. Non votatechi vi è simpatico, chi vi è amico, chi vi promette sogni o chi non sa nemmenocosa è la Strategia 2020. Cercate la competenza, la conoscenza e, sopratutto,l’amore per il nostro emblema. E se dopo l’accurata ricerca non trovatenessuno, vuol dire -forse- che quella persona siete voi. Perché sì, anche voipotete avere l’onore di guidare un Comitato e rappresentare i suoi soci. Questonon significa che dovete farlo, ma che dovete sapere di poterlo fare, sevolete. Questa sottile presa di coscienza è importante, perché fra il nonpotersi candidare e l’avere la decenza di non candidarsi, c’è tutta ladifferenza del mondo. Chi vi dice il contrario, affermando “non è pergiovani”, “non potete farlo” o “è una cosa seria”, non ha capitonulla. Quindi, ragionate con la vostra testa!Aldi là delle elezioni, è giunto il momento di prenderci le nostreresponsabilità. Dobbiamo essere più disponibili e affidabili di prima, piùcompetenti e più umili. Dobbiamo imparare da chi ha qualcosa da insegnare.Dobbiamo essere sempre più intraprendenti, ma iniziare anche a pretendere.Dobbiamo camminare sulle nostre gambe per essere parte del cambiamento chevogliamo. Dobbiamo, dobbiamo e dobbiamo… ma sopratutto, vogliamo!Lamia fiducia in tutti voi, è inconfutabilmente più alta che mai, specie ora cheavete tanti progetti in cantiere e diverse attività alle spalle. Sono in questaAssociazione da pochi anni ma ho avuto la fortuna che tanti altri non hanno maiavuto: sentirmi rappresentato dai miei vertici ed essere onorato dirappresentare altri volontari. Ho conosciuto tanti di voi, alcuni più deglialtri, ma una cosa l’ho vista in molti: la delusione. Non c’è niente di piùtriste nel vedere ragazzi carichi di idee positive, perdere entusiasmo a causadi futili battaglie interne tra poveri. Ho sentito talmente tante voltecolleghi affermare “io ho 20 anni di esperienza”, “io 30!”, “io da 10 anni chefaccio questo”… che mi chiedo: ma con tutta questa esperienza, perché siamosull’orlo del precipizio?Noinon abbiamo esperienza e forse non ne avremo mai abbastanza. Ma una cosadovremo averla sempre: la voglia di aiutare chi ne ha bisogno. Fissiamociquesto obiettivo e andiamo avanti, un passo per volta. Tutto il rumore che c’èintorno non avrà mai importanza. Facciamo di ogni briciola di delusione, unastrada per il futuro che vogliamo insieme a tutti gli altri volontari. INSIEME!Achi mi ha chiesto perché non mi demoralizzo, rispondo con una citazione:Famadi loro il mondo esser non lassa;misericordiae giustizia li sdegna;nonragioniam di lor, ma guarda e passa(Dante)Nonè tempo per arrabbiarsi o arrendersi. Siamo su una barca che è quasi affondata.Sta a noi scegliere se abbandonarla o se provare a sistemare le falle perripartire a vele spiegate. Io ho scelto la seconda, spero lo facciate anchevoi.PostScriptum: voglio ringraziare, anche a nome vostro, un volontario. Insiemeall’Ispettorato Nazionale ha creduto in noi come pochi hanno fatto. Si èimpegnandosi oltre misura per la nostra crescita. Ha lottato per tutelarci e ciha mostrato la strada che ci aspetta. Senza il suo lavoro probabilmente nessunodi noi sarebbe in questa Associazione. Ci ha ispirato e motivato quando, dopopoco tempo, avevamo già perso ogni speranza. Per questo e tanto altro, laSardegna avrà sempre un debito di riconoscenza nei suoi confronti ed è miodovere (e piacere) scriverlo. Con affetto, stima e la Croce Rossa nel cuore,grazie infinite a Santi Cavallaro per averci accompagnato sino a qui. Forzaparis!

 

Alessio Degioannisil vostro amico e collegaSub Commissario Regionale Giovani CRI Sardegna

Categorie: GiovaniNews

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