La valutazione del rischio dello stress lavoro-correlato

La valutazione del rischio dello stress lavoro-correlato

Hanno avuto inizio presso l’Aula Magna della Caserma “Redi” di Firenze, già prestigiosa sede della Scuola di Sanità Militare, messa a disposizione dal Comando Militare Esercito della Toscana, due giornate formative a carattere nazionale dal titolo “La valutazione del rischio stress lavoro-correlato e la promozione del benessere organizzativo” nel quadro generale della informazione e formazione in materia di sicurezza sul lavoro ex D. Lgs. 81/2008, organizzate dall’Ispettorato Nazionale del Corpo tramite l’VIII Centro di Mobilitazione di Firenze. All’evento sono accreditati 130 partecipanti appartenenti al Corpo Militare, alle quattro Forze Armate, ai Corpi di Polizia ed ai Vigili del Fuoco.L’inaugurazione dell’evento, presieduto dall’Ispettore Nazionale del Corpo Magg. Gen. Gabriele Lupini, si è svolta la mattina del 2 aprile alla presenza delle maggiori Autorità Militari e Civili della città di Firenze. Dopo un saluto di benvenuto da parte dell’Ispettore Nazionale che ha dato inquadramento all’evento nell’ambito della formazione permanente messa in atto dal Corpo trattando poi la materia dello stress della leadership in ambito lavorativo, il Generale di Divisione Agostino Biancafarina, Comandante dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, ha portato ai convenuti il saluto del Presidio Militare di Firenze, mettendo in risalto il sempre più prezioso ruolo, in termini di qualità e quantità, svolto dal Corpo Militare della C.R.I. a favore della comunità militare in Italia.L’attuale quadro normativo di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, costituito dal D.Lgs. 81/2008 e s.m.i., ha specificatamente individuato lo “stress lavoro-correlato” come uno dei rischi oggetto, sia di valutazione, secondo i contenuti dell’Accordo Europeo del 8 ottobre 2004, puntualmente richiamato dal decreto stesso, sia di una conseguente adeguata gestione dello stesso.Ancora più in presenza dell’individuazione di indicazioni procedurali definite “minime” è evidente l’attualità del ruolo della ricerca scientifica nel fornire rigorosi contributi sulla specifica tematica per l’elaborazione di strumenti  certi ed utili per la valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato, anche attraverso l’individuazione e la diffusione di buone pratiche gestibili dalle figure della prevenzione che operano in azienda/Ente.Quanto sopra può essere considerato ancora più utile ed importante nel contesto d’azione propria del Corpo militare della C.R.I. ove, all’ordinario rischio da lavoro, si aggiunge, sia per il personale nei ruoli continuativi che in quelli del personale proveniente dal congedo, un’implementazione dello stress da lavoro-correlato nascente da impieghi operativi di carattere militare (rischio personale) e/o di carattere umanitario (coinvolgimento emotivo).Infatti lo stress lavoro-correlato può produrre effetti negativi in  termini di impegno del lavoratore, prestazione e produttività del personale, incidenti causati da errore umano, turnover del personale, tassi di presenza,   soddisfazione per il lavoro, potenziali implicazioni legali.            Adottare provvedimenti per la gestione delle cause dello stress lavoro-correlato rende possibile prevenire, o quanto meno ridurre, l’impatto che tale rischio può avere su lavoratori e Aziende/Enti anche in termini di produttività.Qualunque intervento necessita, comunque, di un approccio complessivo di cultura della prevenzione che porti alla consapevolezza che anche la prevenzione del rischio da stress lavoro-correlato, così come per gli altri rischi, è, prima che un obbligo normativo, soprattutto un investimento per l’azienda e per  i lavoratori.Tutti questi temi saranno affrontati, nel corso delle due giornate, da importanti relatori ed esperti che tratteranno la materia dal punto di vista psicologico, medico, tecnico-legale e militare.

  

 

  

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