Cerimonia in onore ai Caduti della Cri

Nella splendida cornice di San Miniato al Monte, si è svolta a Firenze il 2 novembre l’annuale cerimonia in onore di tutti i Caduti della Croce Rossa Italiana in guerra ed in pace presso il Parco della Rimembranza alla presenza del Commissario del Comitato Regionale, del Comandante dell’VIII Centro di Mobilitazione, di una rappresentanza delle Infermiere Volontarie  e dei vertici delle altre Componenti.Circondato dai giardini posti sul sentiero che porta da Piazzale Michelangelo a San Miniato al Monte, il Parco della Rimembranza è il luogo che la Croce Rossa Italiana di Firenze ha dedicato alla memoria dei suoi caduti durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Il piccolo appezzamento di terreno, adesso circondato da una siepe e chiuso da un cancello, proprio sotto le mura del cimitero delle Porte Sante, ospita infatti ventisette cipressi piantati a ricordo di 54 caduti appartenenti al Corpo Militare e alle Infermiere Volontarie del Centro di Mobilitazione Cri di Firenze durante i due conflitti e un cipresso a ricordo di tutti i caduti in tempo di pace. Alla fine della Prima Guerra Mondiale il Centro di Mobilitazione di Firenze decise di ricordare i suoi Caduti piantando nel cortile della sua sede, in Lungarno Sederini, alcuni cipressi a cui venne imposta una targa con il nome del caduto. Nel 1941 però l’allora presidente del Centro, Marchese Niccolò Antinori, chiese al Comune un’area circostante il cimitero di Monte alle Croci da destinare ad “una più degna e decorosa sistemazione del Parco”. Fu così che nello stesso anno, dopo aver sistemato nell’area assegnata 28 cipressi con le rispettive targhe, il 6 giugno dello stesso anno il nuovo Parco della Rimembranza veniva consacrato in occasione delle celebrazioni annuali della fondazione della Croce Rossa Italiana. Dopo la Seconda Guerra Mondiale il monumento fu a poco a poco trascurato e alla fine dimenticato, ma nel 1994, grazie soprattutto all’intervento dell’VIII Centro di Mobilitazione, il Parco della Rimembranza è tornato a vivere.Sono stati piantati nuovi alberi al posto di quelli ormai seccati, la recinzione è stata sistemata, le targhe in memoria dei caduti finalmente rimesse al loro posto.Ora il Parco, sede di frequenti cerimonie, ha recuperato così quella dignità che un simile monumento alla memoria merita non solo per il suo valore storico e simbolico ma anche e soprattutto per il rispetto dovuto a chi ha sacrificato volontariamente e coraggiosamente la propria vita soccorrendo le vittime dei campi di battaglia, la missione per cui la Croce Rossa è nata, con spirito di abnegazione, servizio e vera umanità. Se vi recate su quella collina, dopo aver ammirato lo spettacolo offerto dal panorama di Firenze, o dalle spallette di marmo di Piazzale Michelangelo o dal muretto di pietra di San Minato al Monte, soffermatevi per un attimo davanti a quei cipressi e ascoltate la loro voce nel silenzio: vi racconteranno la storia di uomini e donne morti perseguendo un ideale che ancora oggi, vivo e forte come una fiamma, anima moltissimi volontari al servizio dei più deboli, dei più poveri, dei più disperati in ogni parte del mondo.

  

  

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