Terremoto Marocco

Nei primi giorni dell’emergenza tutti gli sforzi si sono concentrati sulla ricerca dei dispersi, il trasporto dei feriti negli ospedali e l’aiuto immediato alle persone che si trovavano in strada e avevano perso tutto.  Per rispondere alle prime necessità, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), ha immediatamente stanziato 1 milione di franchi svizzeri dal Fondo di emergenza per la risposta ai disastri grazie ai quali  i volontari della Consorella marocchina hanno potuto raggiungere e supportare oltre 50.000 persone.

Dopo oltre un mese dal terremoto, tuttavia, la situazione nelle regioni colpite è ancora molto grave. Centinaia di volontari della Mezzaluna Rossa marocchina sono a lavoro per fornire beni di prima necessità e supporto psicosociale agli sfollati, arrivando anche nei villaggi più remoti. Ma i bisogni della popolazione sono in continuo aumento e, con l’arrivo dei mesi freddi, sarà necessario potenziare gli interventi per garantire alloggi adeguati, servizi igienici e provviste. 

“Il coordinamento con le autorità locali è stato fondamentale nel sostenere i nostri sforzi di risposta”, ha dichiarato Sami Fakhouri, capo della delegazione IFRC in Marocco. “I nostri volontari sono la linfa vitale di queste operazioni, spesso raggiungendo luoghi che altri non possono raggiungere. Eppure, con l’avvicinarsi dell’inverno, alcune famiglie sono preoccupate non solo per il freddo ma anche per la possibilità di riuscire a vivere con dignità e potersi ricongiunge con i propri cari. Stiamo cercando attivamente soluzioni per migliorare e adattare i rifugi per i mesi invernali. La vera sfida è davanti a noi e non possiamo permetterci di fallire”.