EMERGENZA AFGHANISTAN

Circa 18 milioni di afghani, la metà della popolazione nel Paese, in questo momento hanno bisogno di assistenza umanitaria. Oltre all’instabilità politica, si registrano, infatti, una delle peggiori siccità mai registrate in Afghanistan, una grave carenza di cibo, un sistema sanitario inadeguato e la pandemia di COVID-19. Senza cibo né reddito, decine di migliaia di famiglie hanno lasciato le loro case, cercando cibo e riparo nelle aree urbane e molti di questi nuclei familiari si trovano costretti a vivere in centri e campi di soccorso.

“Siamo presenti con strutture sanitarie in tutte le regioni dell’Afghanistan e non intendiamo andare via – spiega nel video-appello per la donazione aperta nei giorni dell’arrivo di tanti profughi in Italia, Francesco Rocca, Presidente CRI – ma per fare questo, per assistere milioni di afghani che sono ancora in una condizione di fragilità e di bisogno, abbiamo bisogno del vostro aiuto”. La Mezzaluna Rossa fornisce supporto alle famiglie in difficoltà con sovvenzioni in denaro per acquistare scorte di cibo, piantare colture alimentari resistenti alla siccità e proteggere il loro bestiame. Inoltre, opera nelle zone rurali dell’Afghanistan, fornendo assistenza sanitaria fondamentale.

Courtesy Stefano Schirato and Vanity Fair Italia

La Croce Rossa Italiana è al fianco di chi è giunto in Italia sin dai primi momenti. Migliaia di persone afghane sono state accolte in tutta Italia. Nell’hub temporaneo allestito nel centro di emergenza della CRI ad Avezzano a fine agosto la Croce Rossa ha garantito assistenza e accoglienza con circa 600 operatori e volontari, assicurando attività di mediazione culturale, supporto psicologico, assistenza sanitaria, ludoteca per i più piccoli e fornendo circa 40mila pasti. Infine è stata effettuata la somministrazione di circa 700 vaccinazioni.

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