“Bisogna fare i conti anche con se stessi, perché non è semplice essere distaccati quando la quotidianità viene sconvolta”.
“Qui al campo di Grisciano, mi chiamano la ‘mamma’ e ne vado fiera”.
Si va avanti con le lacrime agli occhi: c’è gente che ha bisogno di noi.
Sono 10 anni che sono in Croce Rossa e perchè ho iniziato il mio cammino di volontario non saprei dirlo perchè non c’è stato un inizio.
Non è facile spiegare in poche righe cosa mi ha spinto ad entrare in Croce Rossa ma soprattutto a rimanerci da 13 anni
Ero solo un bambino di 6 anni infreddolito e spaventato, quando una notte per la reazione allergica ad un farmaco ho visto la morte in faccia.
Sono entrata in croce rossa circa 3 anni fa semplicemente per sentirmi uutile a qualcun altro nella vita;
Nel 1973 ho fatto il corso pionieri per conoscere le norme di primo soccorso e dopo ho imparato ad assistere gli ammalati e i deboli.
La consapevolezza di quanto siamo piccoli in confronto al mondo che ci circonda e che a volte ci fa tanto male, mi ha portato a credere che l’unione, il desiderio di aiutare e fare, la determinazione e la preparazione siano la chiave per superare le difficoltà più aspre.
“Ufficialmente” non sono ancora un volontario, ma mi sento già profondamente tale. “
