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Per 12 anni schiavo in Mali, Salif ora è volontario a Scandicci della Croce Rossa Italiana. “Finalmente aiuto qualcuno perché lo voglio fare”
Salif è stato per 12 anni schiavo, come nel film di Steve Mc Queen tratto da un fatto vero dell’America secessionista. La sua storia, però, è figlia dei nostri giorni: anni 2000, in Mali. Salif è una di quelle tante facce che si vedono a bordo delle navi che approdano sulle nostre coste. È arrivato in un afoso pomeriggio dell’agosto 2014, dopo essere scappato dal Mali, dal Burkina Faso, dal Niger e infine anche dalla Libia. La sua unica “colpa” è stata di essere nato in un paese dove se nasci schiavo, muori in schiavitù e i segni di quella sottomissione ti restano addosso sotto forma di timbri marchiati a fuoco sulla pelle. Salif è sbarcato in Sicilia con gli occhi bassi e pochi stracci addosso, ma finalmente era salvo.