Donati 20.000 euro a CRI per emergenza Nepal da “uno scout e da un gruppo di vecchine”. Così si è firmato il gruppo di donatori anonimi che in una lettera ha inviato il denaro

Donati 20.000 euro a CRI per emergenza Nepal da “uno scout e da un gruppo di vecchine”. Così si è firmato il gruppo di donatori anonimi che in una lettera ha inviato il denaro. “Affinché questa donazione possa aiutare a salvare la vita di tanti, soprattutto bambini, che si sono ritrovati senza più nulla. Sono sicuro, anzi siamo sicuri, ne facciate buon uso”. Si conclude così la lettera che la Croce Rossa Italiana ha ricevuto lo scorso 20 maggio.

Croce Rossa impegnata negli sbarchi a Messina, Augusta e Pozzallo. Mamma e bimba siriane riunite grazie al servizio CRI di restoring family link

Dopo lo sbarco di ieri a Palermo della nave della Marina Militare irlandese Le Niamh, con a bordo i 373 sopravvissuti oltre alle 25 vittime dell’ultimo naufragio avvenuto al largo delle coste libiche, continua incessante l’opera di tutti i comitati della Croce Rossa della Sicilia impegnati nell’assistenza sanitaria e psicologica sui moli. Dalle prime ore di questa mattina operatori e volontari CRI sono impegnati contemporaneamente in tre sbarchi a Messina, Augusta e Pozzallo dove vengono garantiti la distribuzione di generi di conforto, acqua e la gestione delle aree di accoglienza. Fondamentale il supporto sanitario, in collaborazione con l’Usmaf, che consente un primo controllo medico dei migranti direttamente sulla banchina. Presenti gli operatori dell’ufficio RFL (restoring family link) che hanno già permesso questa mattina d’individuare una famiglia che era stata separata durante le operazioni di soccorso in mare e che viaggiava quindi in navi separate.

20 giugno, Giornata Mondiale del Rifugiato. Francesco Rocca: “Mettiamoci nei panni di chi chiede solo la possibilità’ di scegliere”

“Nei panni loro per capire da cosa scappano. Nei panni loro per sentire la gioia di essere vivi anche dopo la traversata in mare che non è comunque  né l’ultima tappa, né quella più difficile. Nei panni loro per capire la rabbia che si prova a dover tornare indietro dopo tanta fatica e tanto dolore. Nei panni di chi ancora una volta si sente rifiutato, allontanato, respinto e dimenticato come persona”, afferma Francesco Rocca, Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.