Diodati: "Necessario liberare la donna dagli stereotipi". La CRI lancia il progetto Arianna
Roma, 8 marzo 2024 – “Oggi, 8 marzo, vogliamo celebrare l’impegno delle donne nella quotidianità. Lavoratrici, artiste, professioniste, dirigenti, casalinghe, operaie, studentesse, Volontarie: donne, ognuna con una storia propria, una vita, prospettive, futuro, che ogni giorno, con semplicità, si confermano portatrici e testimoni di valori, idee e impegno”. Così in una nota Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, in occasione della Giornata internazionale della donna. “Non possiamo non ricordare la grande dedizione e l’altruismo che da sempre le contraddistinguono, una forza unica che ha consentito a loro e a tutti noi di gettare il cuore oltre l’ostacolo in più occasioni nella storia, anche in quella della Croce Rossa. Dalle attività a supporto dei feriti a Solferino, durante la Guerra di indipendenza, alle missioni umanitarie che ci hanno visto impegnati come ausiliari delle Forze Armate durante i conflitti, dalle emergenze degli ultimi anni, per arrivare alla pandemia e alle attività di supporto socio-psicologico, queste donne, Volontarie della CRI, sono state, sono e restano un qualcosa di unico e speciale, come i sette Principi dell’Associazione, un bene da tutelare, custodire e proteggere. Le donne, insomma, sono un esempio di impegno e dedizione, nel Volontariato come nella vita di tutti i giorni”.
“Le donne della Croce Rossa sono e possono essere un esempio di leadership. Perché da loro, ma non solo da loro, parte quel senso di partecipazione alla vita collettiva, alla solidarietà espressa in modo volontaristico e non ordinato da nessuno se non da sé stesse, alla guida di cosa significhi esprimere nell’azione quotidiana l’altruismo della volontà. Recuperare questo senso, quello della volontà di costruire un’alternativa possibile in ogni campo è l’8 marzo”, ha dichiarato Debora Diodati, Vicepresidente della Croce Rossa Italiana. “La tradizione del soccorso che hanno ben espresso le Crocerossine sui campi di battaglia si tramuta oggi attraverso un filo che unisce la storia al presente e dunque al futuro delle donne volontarie in quell’azione che è il fondamento per costruire un modello di figura femminile che ambisca non solo ad aiutare ma a generare rispetto nelle fragilità a cui diamo soccorso e non solo una forma caritatevole di aiuto. Liberare la donna, dagli stereotipi in primis, costruire leadership, valorizzare il senso creativo che si tramuta in forme di relazione e di comunicazione è quello che anche noi come Volontarie siamo chiamate a svolgere per essere a pieno titolo proiettate nel futuro e per essere in grado di vedere davvero e contribuire ad eliminare quella violenza che vive nella negazione della libertà”.
La Croce Rossa Italiana, in occasione della celebrazione della Giornata internazionale della donna, allo scopo di monitorare le situazioni di violenza all’interno dell’Associazione, ha dato il via al Progetto Arianna, un’indagine attraverso la quale analizzare eventuali situazioni di violenza, comprenderne la portata e attivare strategie di intervento mirate. Si tratta di un primo strumento volto a raccogliere dati dettagliati su ogni tipo di violenza che possa verificarsi all’interno dell’Associazione, così da poter comprendere la reale portata del problema e attivarsi al fine sviluppare strategie di intervento mirate, garantendo sempre la protezione e la riservatezza di coloro che segnalano.