Cambiamenti climatici, migrazione e assistenza post disastri. Quali sfide dovremo affrontare nel Bacino del Mediterraneo nei prossimi anni? E quale ruolo giocherà il Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa? E ancora, quali misure sarà necessario adottare per una migliore risposta umanitaria?
Sono questi i principali temi e quesiti sul tavolo dei lavori della 14° Conferenza Mediterranea delle 22 Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, organizzata dal Centro per la Cooperazione nel Mediterraneo, partner della Croce Rossa Italiana, che si è aperta ieri al Cairo. Un’opportunità unica per promuovere il dialogo, rafforzare la cooperazione e la collaborazione e promuovere una migliore risposta umanitaria.
La Croce Rossa Italiana contribuirà con il suo bagaglio di competenze, conoscenze ed esperienze a facilitare la sessione dedicata a identificare azioni per promuovere uno slancio dell’azione programmatica diretta sui temi dell’ambiente e del contrasto al cambiamento climatico, nonché a rafforzare il lavoro delle Società Nazionali del Mediterraneo sulle migrazioni e l’advocacy tramite azioni di diplomazia umanitaria. “Il Mediterraneo è stato, nei secoli, fattore di unione e scambio di culture. Ed è questa la filosofia che ci accompagna qui al Cairo”, ha detto il presidente nazionale della CRI, a capo della delegazione presente in Egitto. “Una conferenza che ci vede discutere di assistenza post disastri, cambiamenti climatici, di migrazione e lotta alle disparità, tutte sfide che dobbiamo approcciare con modalità innovative e attraverso il dialogo e la collaborazione, nel pieno spirito del Principio di Universalità”, ha aggiunto.
L’evento si chiuderà dopodomani con l’approvazione della “Dichiarazione del Cairo”, un documento programmatico comune che fisserà le priorità del Movimento per i prossimi quattro anni.
La Cooperazione della CRI con le Società Nazionali del Mediterraneo
La Conferenza Mediterranea della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa riunisce le Società Nazionali del Mediterraneo e altre Società Nazionali che hanno legami storici o geografici con la regione. In tal senso, la Conferenza crea un legame tra i Paesi dell’Europa, del Medio Oriente e del Nord Africa con lo scopo di rafforzare la cooperazione e a incoraggiare il dialogo Società Nazionali che hanno caratteristiche culturali e storiche distinte ma comuni: dalla salute all’inclusione sociale, passando per le migrazioni e il cambiamento climatico. La prima Conferenza si svolse nel 1980 e da allora viene organizzata ogni 4 anni in un Paese diverso.
Cambiamenti Climatici
Gli effetti sul pianeta e sull’uomo del cambiamento climatico sono sempre più evidenti e stanno provocando danni a persone e cose mai avvenuti prima. L’obiettivo del Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è quello di ridurre gli impatti umanitari attuali e futuri del cambiamento climatico, prevenire e alleviare le sofferenze causate da o aggravata dai cambiamenti climatici e dalle condizioni meteorologiche estreme e sostenere le persone nell’adattamento alla crisi climatica. Anche se prioritaria è la riduzione della nostra impronta di carbonio.
La Conferenza Mediterranea è l’occasione per analizzare proiezioni, tendenze future e implicazioni nel Bacino del Mediterraneo, azioni messe in campo dalle varie Società Nazionali e possibilità per migliorare e intensificare le azioni nell’area mediterranea.
Migrazione
Negli ultimi 20 anni il numero di persone che vivono al di fuori del proprio paese di origine è aumentato notevolmente. Le persone migrano per diversi motivi: violenze, persecuzioni, conflitti, povertà, questioni politiche e sociali, ma anche catastrofi e effetti negativi del cambiamento climatico. E spesso sono costrette a percorrere rotte sempre più pericolose attraverso terra e mare. La rotta del Mediterraneo centrale, dal Nord Africa all’Italia, continua ad essere la rotta più attiva e pericolosa per le persone che raggiungono l’Europa via mare e la possibilità di accedere ai servizi essenziali e all’assistenza umanitaria durante il viaggio può fare la differenza tra la vita e la morte.
Il Movimento è da tempo attivo nel rispondere ai bisogni umanitari dei migranti in situazioni vulnerabili e la Conferenza Mediterranea è l’occasione per confrontarsi sulla situazione negli specifici contesti mediterranei, ma soprattutto per rafforzare il comune impegno sia a livello diplomatico sia sul campo, nel sostegno alle persone migranti lungo le rotte migratori.